di Lorenzo Nebbiai
Oggi è riniziato il cammino delle italiane in Europa. Ha aperto alle 18.45, allo Stadio Olimpico, Lazio – Az Alkmaar, partita valida per gli ottavi di finale di Conference League. Un’altra olandese, dunque, per i biancocelesti dopo gli incontri col Feyenoord in Europa League.
Il prepartita
L’Az si è presentata in questa partita come terza forza del campionato olandese, a 5 punti dal Feyenoord capolista. Il momento della squadra di Alkmaar, però, fin qui non è sembrato essere molto felice: nelle ultime tre partite erano, infatti, arrivate una vittoria, un pareggio, una sconfitta, a cui si accompagnava l’eliminazione agli ottavi di finale di coppa nazionale per mano dell’Utrecht. L’Az resta una delle peggiori squadre che Immobile e compagni potessero incrociare, una squadra giovane e tecnica, guidata da un nuovo allenatore che sta già portando la compagine di Alkmaar a lottare per il titolo.
Gli olandesi si presentavano all’incontro guidati dall’attaccante danese (con un passato in Italia, tra Inter e Sassuolo, con cui ha anche esordito in Serie A) Jens Odgaard, autore di 8 reti e 4 assist, e dal greco Vangelis Pavlidis, unico calciatore della compagine olandese ad essere andato in doppia cifra di goal fino a ora, avendo realizzato 11 reti, accompagnate da 3 assist.
La formazione allenata da Maurizio Sarri ha inteso onorare fino in fondo l’impegno di coppa e si è presentata infatti con 6/11 della formazione che ha battuto il Napoli, in cui sono compresi tutti i grandi nomi: al netto dell’infortunio di Immobile, sono stati infatti presenti, Luis Alberto, Milinković-Savić e Zaccagni, l’uomo che quest’anno sta trascinando i romani. La decisione dell’allenatore toscano si è posta in coda a quanto realizzato l’anno scorso da Mourinho alla guida della Roma. Finalmente, infatti, le squadre italiane non svalutano più le coppe europee al di fuori della Champions per tentare l’assalto al quarto posto in campionato, ma scelgono, invece,la ricerca del risultato in tutte le competizioni. Lo stesso Sarri ha ribadito l’importanza e la difficoltà della partita in conferenza stampa, dicendo: “stanno facendo un campionato di altissimo livello […] sono a un solo punto di distanza (dall’Ajax NDR). Hanno punte di qualità dal punto di vista tecnico.”
Tabellino
Lazio
Maximiano 5.5; 5.5 Lazzari, 5.5 Casale (Dal 45′ Romagnoli 5.5), 5.5 Patric, 5.5 Marusic; 5.5 Milinkovic-Savic, 5.5 Cataldi (dal 69′ Vecino 6), 6.5 Luis Alberto; 6 Pedro (dal 69′ Cancellieri 5.5) 6 Felipe Anderson, 6 Zaccagni. All. Sarri 5.5
Az Alkmaar
1 Ryan 6; 5 Kerkez 6.5 (dal 80′ De Wit 6), 46 Goes 6, 3 Hatzidiakos 6, 2 Sugawara 5.5; 6 Reijnders 6.5, 16 Mijnans 6,8 Clasie 6; 7 Odgaard 5.5 (dal 80′ Mihailovic 6), 9 Pavlidis 6.5 (dal 80′ Meerdink 6), 11 Karlsson 7 (dal 80 Van Brederode 6). All. Jansen 6.5
Marcatori: Pedro (L) 17′; Pavlidis (A) 44’; Kerkez (A) 51’
Ammoniti: 71’ Clasie (A); 74’ Kerkez (A)
Espulsi:
Cronaca
Inizio arrembante della Lazio che ha subito una grande occasione con la conclusione da dentro l’area di rigore di Milinković-Savić su assist di un ispiratissimo Zaccagni. Biancocelesti che nei primi 15 minuti sfondano su entrambe le fasce mettendo in difficoltà la difesa olandese che non riesce a prendere le misure agli attaccanti e agli inserimenti dei centrocampisti biancocelesti.
Al minuto diciassette la partita si sblocca. Felipe Anderson recupera palla a centrocampo e serve sulla corsa Zaccagni, che salta il diretto avversario e crossa al centro, ove Pedro in torsione fa esplodere l’Olimpico. Il canovaccio tattico della partita resta lo stesso, con l’Az che cerca di recuperare il pallone nella trequarti di campo della Lazio che però spesso riesce a uscire e rendersi pericolosa sulle fasce. Gli Olandesi, invece, non riescono a costruire occasioni pericolose, in quanto i biancocelesti attendono gli avversari nella propria metà campo e difendono piuttosto alti ma tenendosi pronti a scappare verso il basso, riuscendo a fermare agevolmente le folate offensive degli ospiti, protagonisti anche di qualche errore tecnico di troppo.
Al trentesimo la prima occasione pericolosa dell’Az. Sul cross dalla sinistra di Karlsson, si fa trovare pronto a centroarea Mijnans che calcia sul primo palo. Il pallone, deviato da Cataldi, colpisce la parte esterna del montante e si perde sul fondo. L’Az continua a tenere il pallino del gioco ma non a minacciare ulteriormente la porta difesa da Maximiano. Al minuto 44 Milinković-Savić si fa sorprendere dalla pressione alta di Reijnders che recupera sulla trequarti e serve Karlsson che mette un pallone indietro sul primo palo per Pavlidis che nell’area piccola batte Maximiano per il pareggio olandese. Prontissima la reazione della Lazio, proprio con Milinkovic che da fuori area prende la traversa con una botta di Milinkovic-Savic toccata “quanto basta” da Ryan, che salva i suoi e chiude sul pareggio il primo tempo.
All’intervallo Romagnoli sostituisce Casale che non era ancora al meglio dall’infortunio. Ancora troppe disattenzioni in impostazioni per la Lazio in avvio di ripresa, con gli Olandesi che riescono spesso a recuperare sulla trequarti. Quando i biancocelesti escono però fanno paura. Al cinquantesimo Felipe Anderson salta un paio di avversari in area e calcia ma la conclusione non impensierisce Ryan. Al minuto 61 ancora una palla persa dalla Lazio in uscita di cui l’Az approfitta. Pedro perde palla in mezzo a due, Kerkez triangola con Karlsson e batte Maximiano per il vantaggio olandese. Ancora in difficoltà la Lazio: al minuto 67 Karlsson è libero di colpire ma la conclusione dello svedese viene deviata sul fondo. Prova ad illuminare Luis Alberto, ma predica un po’ nel nulla, con la squadra che lo segue molto poco. Al 72 papera clamorosa di Ryan che serve Felipe Anderson, il brasiliano, evidentemente sorpreso, non riesce però a concretizzare.
Il canovaccio tattico non muta con i cambi di Sarri. L’Az dopo il secondo goal aspetta più bassa la Lazio che fa girare palla e riesce a rendersi pericolosa se trova il corridoio per le imbucate, peccando però un po’ di concretezza. Alla vigilia dell’ottantesimo bellissima combinazione tra Felipe Anderson e Luis Alberto in area ma il brasiliano non trova la porta. Lazio che manca di cinismo in confronto agli avversari che invece hanno saputo concretizzare le poche occasioni che i biancocelesti hanno concesso. A questo riguardo pesa l’assenza per infortunio del capitano e bomber Ciro Immobile. Nel finale di partita l’Az sfrutta le forze fresche per replicare il pressing alto di inizio seconda frazione e riesce ancora a mettere in difficoltà la Lazio che sembra non avere più energie fisiche e nervose per cercare il pareggio.
Finisce così, 1-2 con la Lazio ora chiamata all’impresa tra 9 giorni ad Alkmaar.