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Lakers e Heat in Finale di Conference

È stata una Gara 6 decisiva sia per i Lakers, che per gli Heat, che eliminano con un parziale di 4-2 rispettivamente Golden State Warriors e New York Knicks, raggiungendo le finali di Conference.

Lakers e Heat in Finale di Conference
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13 Maggio 2023 - 13.16


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di Niccolò Righi

“Lakers in six” direbbero in California, dove i Los Angeles Lakers spazzano via i Golden State Warriors con un netto 122-101, grazie ad un mostruoso, manco a dirlo, LeBron James: 30 punti, 9 rimbalzi, 9 assist, tirando con il 71% dal campo. Lakers che in finale troveranno i Denver Nuggets di Jamal Murray, Michael Porter Jr. e, soprattutto, di Nikola Jokic, unico centro nella storia capace di finire una serie, quella contro Phoenix, in tripla doppia di media (34.5 punti, 13.2 rimbalzi, 10.3 assist).

E adesso che ne sarà di Golden State? Coach Kerr assicura che “non è la fine della storia” per i Warriors di Curry, Thompson e Green, ma i dubbi ci sono e l’estete porterà le sue sentenze. Per Green, soprattutto, dopo l’inizio stagione turbolento, segnato da una feroce rissa avuta con il compagno di squadra Poole, sembra ormai arrivato il capolinea. Le strade tra lui e la franchigia di San Francisco sembrano destinate a dividersi, con proprio i Lakers alla finestra, data la stima che Draymond ha sempre nutrito per LeBron. Altre riflessioni dovranno essere fatte proprio per il giovane Jordan Poole, che in estete entrerà nel nuovo contratto che gli porterà nelle tasche ben 140 milioni di dollari per i prossimi quattro anni. Se la giovane guardia dei Warriors era stato uno dei principali protagonisti nella cavalcata trionfale del 2022 e additato da tutti come “il prossimo Curry”, quest’anno i suoi sono stati dei playoff disastrosi. Nella serie contro i Lakers i suoi numeri sono pari a 8.3 punti (0 fatti in gara 4), 1.8 rimbalzi e 3.2 assist. Statistiche impietose che lo hanno già bollato come “peggior contratto della lega”.

Se quello dei Lakers è stato un cammino trionfale, quello di Miami è stato una vera e propria impresa, che la rende la seconda squadra nella storia a raggiungere le finali di conference da ottava classificata dopo proprio i Knicks nel ’99. A Miami gli Heat chiudono la serie contro New York con un 96-92 grazie ai 24 punti del solito Butler e ai 23 di Adebayo. Tuttavia un plauso non può non essere fatto al vero fattore in più per Miami: il coach Erik Spoelstra. Egli è riuscito a costruire una squadra vincente mettendo attorno al leader Butler e ad Adebayo una batteria di giocatori fatta da veterani, giocatori scelti a fine primo giro del draft e a giocatori pescati nelle leghe minori, pur perdendo per infortunio Tyler Herro – sulla carta il secondo miglior giocatore della squadra – nella gara 1 contro i Bucks. Capolavoro che merita le lodi a prescindere da come andranno le finali di conference, dove gli Heat si troveranno davanti la vincente di gara 7 tra Philadelphia e Boston.

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