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Playoff Nba: passano al secondo turno Denver e Phoenix, eliminato Lillard e la sua Portland come i Lakers di Lebron

Nella notte tra giovedì e venerdì si sono giocate due Gare 6 del primo turno dei Playoff, vinono prima i Nuggets a Portland 126-115, infine i Suns a Los Angeles 113-100.

Playoff Nba: passano al secondo turno Denver e Phoenix, eliminato Lillard e la sua Portland come i Lakers di Lebron
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4 Giugno 2021 - 14.04


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Nella notte di ieri si sono giocate la terz’ultima e penultima serie del primo turno dei Playoff Nba, in attesa di Gara 6 di questa notte alle 3 ore italiane dei Clippers a Dallas che può delineare ufficialmente il tabellone del secondo turno, che al momento recita Utah Jazz-vincente tra Clippers e Mavericks, Denver Nuggets-Phoenix Suns, a Ovest, mentre ad Est Philadelphia 76ers-Atlanta Hawks e Milwuakee Bucks-Brooklyn Nets.
Denver Nuggets @ Portland Trail Blazers– a passare al secondo turno sono gli ospiti grazie al solito Nikola Jokic che senza l’aiuto di Murray è salito in cattedra in questi Playoff: 36 punti, 8 rimbalzi e 6 assist per il centro serbo nella decisiva Gara 6 giocata in quel di Portland.
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Dopo la sconfitta in Gara 5 nonostante la prestazione leggendaria di Lillard da 55 punti, 10 assist e 6 rimbalzi con 12 triple totali su 17, Portland si deve arrendere nuovamente nella sesta partita della serie alla squadra di Denver, capace di recuperare uno svantaggio di 14 punti dopo due parziali da -7 nel terzo quarto grazie a un terzo parzial appunto da 37-33 e un 4° quarto che ha sugellato la vittoria con il un mortifero 28-14, con Portland obbligata a tirare poco e male grazie all’organizzazione di Denver, apparsi più in palla degli avversari.
Per i padroni di casa non basta il solito e solo numero #0 autore di 28 punti e 13 assist, McCollum non si conferma agli alti livelli visti a inizio anno registrando 21 punti, mentre Convington e Powell, due esterni bravi nell’attaccare e difendere, tradiscono nei due concetti: difesa non all’altezza e attacco non sufficiente, con 11 punti e 10 rimbalzi per il primo in 38 minuti e 17 punti e 4 rimbalzi oltre a 2 assist per il secondo.
Dalla panchina bene Carmelo Anthony con 14 punti e Simons con 9, dall’altra parte meglio il solo Morris con 22 punt, 4 rimbalzi e 9 assist in quasi 33 minuti sul parquet; tra i titolari, oltre al solito centro serbo che registra un buon 13/22 dal campo, bene Micheal Porter Jr. con 26 punti, poi Gordon e Campazzo da 13 e 10 punti rispettivamente.
Per Denver appuntamento quindi a Gara 1 del secondo turno nella notte tra Lunedì 7 e Martedi 8 Giugno con gli avversari, i Suns di Booker e CP3, che avranno il fattore campo a loro vantaggio; grande attesa per Jokic che nella serie con Portland ha viaggiato alle medie di 33.0 punti, 10.5 rimbalzi, 4.5 assist, 53% al tiro totale, 43% da tre punti e 92% ai liberi.
Phoenix Suns @ Los Angeles Lakers– I campioni in carica fanno la fine dei vice campioni: Lakers, come Miami, eliminati al primo turno nonostante i 29 punti di LeBron James che ha provato a guidare i suoi alla rimonta ma dopo lo svantaggio di 29 punti maturato dopo i primi due quarti, non c’è stato nulla da fare per i gialloviola, orfani di Anthony Davis, il vero assente di questa serie, dopo 5 minuti per l’infortunio all’inguine che gli impediva di correre e saltare che, come ha comunicato la squadra nel post-partita, non è peggiorato nonostante l’ex Pelicans abbia provato a giocarci sopra.
I Lakers, terzi campioni Nba negli ultimi 30 anni ad essere eliminati al primo turno dopo gli Heat ’07 e Mavs 2012, hanno messo tutto il peso sulle spalle del nativo di Akron ma quest’anno il numero #23 non è riuscito a trascinare da solo la squadra nei Playoff come fatto 3 anni fa, complice un’età diversa e una stagione che, data la fine della precedente stagione non tanto lontana e una offseason breve, dura ininterrottamente per la squadra losangelina da 11 mesi; si è rivelato quindi decisivo il mancato apporto di Davis e il non aiuto dei compagni, con Dennis Schroeder, colui che ha rifiutato l’offerta gialloviola da 84 milioni in 4 anni, con la media di 13.2 punti per partita, 3 rimbalzi e 2.8 assist a serata nei playoff, con il 30% da 3.
Non solo il tedesco ha però deluso le attese, minimo l’apporto durante la serie dei centri Gasol e Harrell, con il primo in campo 17 minuti e mezzo e autore di 0 punti e il secondo per 8 minti con 2 messi a referto; nell’ultima partita meglio Caldwell-Pope e lo stesso Schroeder con 19 e 20 punti, ma le statistiche sui tiri sono eloquenti: 50.7 la percentuale al tiro di Phoneix, 41.8% quella dei Lakers, con uguali tiri da 3 tentati (35) ma diversa realizzazione, con i padroni di casa fermi a 10 e gli ospiti a 18.
Protagonista negli ospiti Devin Booker, alla prima partita da dentro o fuori della sua carriera: 47 punti (record stagionale), 15/22 dal campo, 8/10 da 3, 9/9 ai liberi, 11 rimbalzi e 22 punti solo nel primo quarto, con l’attestato di stima a fine match di un avversario non qualunque, “The Chosen One”, che gli ha regalato la sua canotta con la dedica “To DBook, Continue to be Great”, ulteriore attestato di stima per il giovane talento che nel 2016 ricevette da Kobe Bryant, all’ultima partita della carriera contro Phoenix, la dedica su una delle due scarpe che il numero #8 e poi #24 gli aveva regalato, “Be Legendary”.
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Il figlio di Melvin Booker, visto in Italia alla fine degli anni ’90 tra Pesaro e Milano e nel 2007-2008, ha fatto tesoro del regalo e delle parole del Mamba con una prestazione sontuosa in Gara 6 alla sua sesat partita ai Playoff, trascinando i suoi, con un Chris Paul a mezzo servizio, ad una vittoria importante proprio sul campo dei campioni in carica: “ho lavorato tutta la mia vita per momenti del genere” le parole nel post-partita del classe ’96.
Oltre al giocatore in maglia #1, bene per i Suns anche Crowder con 18 punti e Bridges con 10, Chris Paul soffre per i problemi alla spalla ma conclude la sua partita con 8 punti, 2 rimbalzi e 12 assist oltre alla doppia del 101-84 che ha praticamente chiuso i giochi con l’ex Houston a urlare “Ask about me”; dalla panchina bene Johnson con 10 punti segnati in 20 minuti sul parquet, ora appuntamento per la squadra di coach Monty Williams tra tre giorni per la Gara 1 del secondo turno dei Playoff.

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