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Asse Genoa-Napoli, caso Covid-19: aumentano solo i positivi rossoblù?

La ricostruzione dell’andamento dei contagi in casa Genoa e le stranezze nei pochi contagi al Napoli. Nonostante la positività di Zielinski ed Elmas, Juve-Napoli non sembra a rischio rinvio

Asse Genoa-Napoli, caso Covid-19: aumentano solo i positivi rossoblù?
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3 Ottobre 2020 - 18.12


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di Lucio Borrelli
Ciò che sta accadendo in casa Genoa sta sconvolgendo il mondo del calcio in questi giorni e sta scuotendo gli animi di diverse società di Serie A e degli appassionati di questo sport.

Nel club ligure sono stati riscontrati ben 22 tesserati positivi al Covid-19, si può parlare di un vero e proprio focolaio presente nella società sportiva, tuttavia sembra molto strano che non ci sia un riscontro adeguato nel numero degli affetti nel Napoli, squadra che ha disputato un match contro i rossoblù la scorsa domenica, il giorno prima che uscisse la notizia dei primi 14 positivi nei rossoblù.

Comunque sia occorre chiarire la situazione, provando a ripercorre nel tempo ciò che è accaduto in questa intesa settimana, magari iniziando proprio da quando è stato scoperto che Perin e Schone, portiere e centrocampista del Grifone, avessero contratto il coronavirus. Successivamente entrambi i calciatori sono andati in quarantena e non convocati opportunamente nel match contro i partenopei.
Dopo quest’ultima gara, lunedì 28 settembre, il Genoa ha pubblicato un comunicato ufficiale nel quale vi era scritto che ben 14 tesserati erano stati riscontrati positivi al Covid-19, di cui tre membri dello staff e ben 11 giocatori, senza riportarne i nomi.
Poco dopo sono usciti nuovi affetti nel club genovese e tutti i nomi dei tesserati sino ad arrivare al numero riportato in precedenza, ecco tutti i nomi: Francesco Cassata, Lukas Lerager, Federico Marchetti, Filippo Melegoni, Luca Pellegrini, Mattia Perin, Marko Pjaca, Ivan Radovanovic, Lasse Schöne, Davide Zappacosta, Valon Behrami, Mattia Destro, Petar Brlek, Miha Zajc, Walter Bressan, Pietro Cistaro, Alessandro Donato, Pietro Gatto, Matteo Perasso, più i tre scoperti quest’oggi Davide Biraschi, Domenico Criscito e Darian Males.
Ben 11 calciatori tra questi hanno disputato la gara del San Paolo la scorsa domenica, dunque da qua iniziano i primi interrogativi ai quali non riusciamo a darci una risposta precisa.
La stranezza sta principalmente nel fatto che, dopo tutti questi giocatori positivi presenti in campo e, dopo ben tre sedute di tamponi effettuate dal Napoli, siano comparsi affetti solo Zielinski ed Elmas ed un membro della società partenopea al Covid-19.
Sapendo della grande contagiosità che ha il virus, ci sorgono ancora più dubbi: tuttavia prima di arrivare a conclusioni affrettate che non siano di nostra competenza è pur opportuno aspettare altre sedute, poiché in questo caso sarebbero passati almeno 8 giorni, un periodo già abbastanza lungo di incubazione.
Intanto domani a Torino saranno effettuati altri test per i calciatori del Napoli per avere uno screening migliore e garantire la sicurezza dei calciatori della Juventus.

Questi giorni comunque potrebbero essere cruciali per comprendere l’andamento della situazione, anche perché il periodo pre sintomatico dovrebbe essere quello in cui viene trasmessa con maggiore facilità la malattia.
Quanto sia giusto rinviare le partite (domenica sera c’è Juventus-Napoli) non spetta di certo a noi, ma agli organi di competenza, ma la situazione è alquanto incerta, come tutto ciò che riguarda il Covid-19, d’altronde.

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