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Buonsenso della Lega: sì alla fascia di capitano in ricordo di David Astori

L'assemblea ha approvato all'unanimità la deroga per il club viola "per un caso straordinario e triste"

Buonsenso della Lega: sì alla fascia di capitano in ricordo di David Astori
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12 Settembre 2018 - 22.03


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Un po’ di buonsenso dopo una regola assurda: la Fiorentina potrà continuare a ricordare Davide Astori almeno per questo campionato, ma per le altre squadre ora scattano le ammende in caso di violazione della fascia da capitano standardizzata.
“E’ triste se i capitani non accettano questa regola. Il nostro è uno sport ma anche un’industria, abbiamo bisogno di darci regole”, ha sottolineato il presidente della Lega Serie A, Gaetano Miccichè, dopo l’assemblea che ha approvato all’unanimità la deroga per il club viola “per un caso straordinario e triste” come la morte del difensore a marzo. Approvata all’unanimità in assemblea, la soluzione è stata accolta con soddisfazione dai vertici della Fiorentina, che giorni fa hanno sollecitato Miccichè.

“Ha durata per questo campionato, poi verificheremo in futuro”, ha chiarito il numero 1 della Lega. Chi fra gli altri 19 capitani indosserà una fascia personalizzata, come nelle scorse settimane De Rossi (Roma) e Gomez (Atalanta), riceverà ammende del giudice sportivo, che finora si è limitato ad avvertimenti. “Giusta o sbagliata – ha notato Miccichè -, la regola c’è ed è stata votata dalle società”. All’unanimità, i club hanno anche condiviso l’idea del banchiere di incontrare le altre componenti in vista delle elezioni federali. “La Lega di A non può avere un ruolo passivo”, ha avvertito. Ma di fatto ancora non ha ancora un candidato. Non c’è nemmeno il nome di chi prenderà in Consiglio di Lega il posto del decaduto ex ad del Milan, Marco Fassone.

Il voto slitta in attesa di chiarimenti sulla nomina di Claudio Lotito a consigliere federale avvenuta a fine maggio, alla luce della nuova norma sul limite di tre mandati. Dopo le turbolenze delle scorse settimane sui cosiddetti ‘tappetini’, le aree ai lati delle porte, utilizzati per le pubblicità virtuali, c’è un’ipotesi di compromesso: la Juventus farebbe retromarcia accettando a livello nazionale la vendita collettiva degli spazi, a patto di commercializzarli all’estero individualmente. Per i diritti pubblicitari all’estero, la Lega Serie A ha un contratto con l’agenzia Isg. All’estero intanto ha venduto i diritti tv di coppa Italia e Supercoppa negli Usa a Espn, che trasmette anche il campionato. “Raggiunge 80 milioni di famiglie – ha osservato soddisfatto Miccichè -, un parterre rilevantissimo per il calcio italiano”. Proseguono le trattative in Cina, Medio Oriente e Sudamerica.

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