La leggenda della Nba, Bill Russel, è l’esempio più rigoroso di inclusione ed emancipazione nella lotta alle discriminazioni razziali.
Già in passato aveva dimostrato l’interesse nell’abbracciare a pieno gli ideali del movimento “Black Lives Matter”, inginocchiandosi sui social in solidarietà a Colin Kaepernick che dopo il suo gesto aveva creato un’intensa diatriba negli Usa.
Russel ha utilizzato una sua vecchia foto, in cui veniva ritratto con la medaglia della libertà (che Obama in persona gli mise al collo nel 2011), per rispondere via Twitter ad uno degli slogan utilizzati via social da Donald Trump.
Il presidente degli Stati Uniti d’America aveva lodato le parole del quarterback dei Saints Drew Brees e aveva sottolineato, però, quanto fondamentale sia stare in piedi e con la schiena dritta di fronte ai simboli americani:
”Ci sono tanti altri modi in cui si può protestare, ma non di fronte alla bandiera degli Stati Uniti – Non in ginocchio”.
La replica secca di Russell, però, è arrivata puntuale: ”Non c’è nulla di anti-americano nel gesto di mettersi in ginocchio, nulla di dispregiativo. Sei tu che porti avanti questa narrativa, sei tu che sei divisivo e codardo. Richiede invece vero coraggio l’idea di schierarsi per ciò che è giusto e rischiare la propria vita nel mezzo di una pandemia”.