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La Spagna non va oltre l'1-1 contro la Polonia in casa: Lewandowski risponde a Morata, il girone è aperto

Ultima partita della seconda ondata di partite con la seconda sfida per gli spagnoli e la Nazionale di Paulo Sousa: per i primi vittoria quasi obbligatoria per rilanciarsi tra le favorite, per la Polonia sfida da dentro o fuori

La Spagna non va oltre l'1-1 contro la Polonia in casa: Lewandowski risponde a Morata, il girone è aperto
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19 Giugno 2021 - 20.49


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La cronaca del secondo tempo
Termina in parità la sfida a “La Cartuja” dove le Furie Rosse sono protagoniste di una prestazione nettamente più convincente rispetto a quella contro la Svezia ma non è stato sufficiente per conquistare i primi 3 punti nel proprio cammino europeo; la classifica ora vede la Spagna al terzo posto con la sfida diventata quindi decisiva contro chi la precede, la Slovacchia, che qualora pareggiasse nella sfida di mercoledì condannerebbe gli spagnoli a sperare nel ripescaggio, senza considerare la Polonia che rivitalizzata dal pareggio può far male agli scandinavi e mettere nei guai la Nazionale di Luis Enrique.
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Nei secondi 45 minuti la Nazionale di Paulo Sousa entra con la consapevolezza che fare risultato è possibile anche per le varie chances sprecate dagli attaccanti spagnoli ergo spinge fin da subito sull’acceleratore e dopo 9 minuti trova il pareggio: apre il gas Jozwiak nella corsia di destra e va al cross per la torre Lewandowski che di mestiere e di fisico vince il duello con Laporte e di testa incorna spiazzando Unai Simon.

Passano pochi minuti e la Spagna ha l’occasione per riportarsi avanti per un fallo di Moder dentro l’area ai danni di Gerard Moreno dopo che lo spagnolo aveva sterzato improvissamente e l’avversario gli ha rifilato un pestone sul piede perno: dopo un check al Var Orsato non ha più dubbi e concedere il tiro dagli 11 metri che lo stesso vincitore dell’Europa League sbaglia calciando sul palo, sulla ribattuta Morata è il più lesto di tutti ma nonostante Szczesny fosse già a terra lo spagnolo impatte male di potenza e la palla va clamorosamente a lato.
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Dopo la doppia occasione mancata la Spagna si riversa in avanti ma l’intervallo ha fatto bene agli avversari che non fanno più gli stessi errori del primo tempo e non fanno errori in disimpegno ma anzi, sono attenti in difesa e non concedono sbavature.
Nonostante il fortino polacco le occasioni agli spagnoli capitano con Rodri che, dopo suggerimento di Sanabria al limite dell’area, calcia con potenza ma il tiro è centrale, successivamente lancio lungo in mezzo per lo stesso Sanabria che a tu per tu con Szczesny sbaglia lo stop che diventa un assist per il vicino Morata che va in volé ma il compagno alla Juventus para mettendoci il volto, infine nel batti e ribatti Bereszynski allontana la minaccia calciando fuori.

Nonostante gli ingressi in campo appunto di Sanabria, Ferran Torres e Fabian Ruiz, i ragazzi di Luis Enrique non riescono a segnare e dopo 5 minuti di recupero comincia la festa della Polonia che dopo la prestazione negativa alla prima giornata si riscattano e con questa iniezione di fiducia si apprestano a giocarsi il tutto per tutto all’ultima giornata.

La cronaca del primo tempo
Per la Polonia è una partita da dentro o fuori dopo la sconfitta sorprendente contro la Slovacchia e difatti comincia con il piglio giusto la partita con Klich che da lontano a inizio partita tenta la conclusione, pallone sopra la traversa.
La Spagna controlla gli attacchi polacchi lasciando sfogare gli avversari per poi cominciare a imporre il proprio gioco alzando il ritmo e arrivando al goal: al minuto 25 Gerard Moreno abbassa la testa e si rende protagonista di un’azione personale sulla destra, rientra sul mancino verso la porta, la conclusione dal limite dell’area rasoterra e apparsa debole sembra indirizzarsi verso la linea di fondo quando Morata sfugge alla marcatura di Bednarek e da due passi corregge la conclusione indirizzando la palla verso il palo opposto.

Spagna che quindi continua il proprio possesso palla anche aiutata da alcuni errori in disimpegno della retroguardia avversaria ma soffre intorno al 43° quando Swiderski dalla distanza colpisce il palo e sulla ribattuta Lewandowski controlla e a pochi metri da Unai Simon conclude a botta sicura con il mancino ma il portiere dell’Athletic mette il piede e respinge; un minuto più tardi occasione per la Spagna con Jordi Alba che si fa trovare in proiezione offensiva e dal fondo la mette velocemente in mezzo rasoterra per Gerard Moreno che in corsa di prima intenzione indirizza la palla sul primo palo ma il pallone termina a lato.

Le formazioni
Spagna (4-3-3): Unai Simon; Marcos Llorente, Laporte, Pau Torres, Jordi Alba; Koke (dal 69′ Fabian Ruiz), Rodri, Pedri; Gerard Moreno (dal 69′ Sarabia), Morata (dall’87’ Oyarzabal), Dani Olmo (dal 61′ Ferran Torres).

Polonia (3-5-2): Szczesny; Bereszynski, Glik, Bednarek (dall’85’ Dawidowicz); Jozwiak, Moder (dall’85’ Linetty), Klich (dal 55′ Kozwloski), Zielinski, Puchacz; Swiderski (dal 68′ Frankowski), Lewandowski.

Il pre partita
Dopo il deludente pareggio a reti bianche all’esordio in casa contro la Svezia, per la Nazionale di Luis Enrique è necessaria quindi una vittoria con gli stessi scandinavi al momento in testa con 4 punti seguiti dalla Slovacchia a quota 3 per non perdere terreno e rischiare di passare al turno successivo al 2° posto, eventualità sempre insidiosa e rischiosa.
Rispetto alla partita d’esordio l’ex tecnico di Barcellona e Roma esclude dagli 11 titolari Ferran Torres con Gerard Moreno, punta che nel Villareal campione dell’Europa League ha giocato spesso proprio come ala destra in un tridente e chiamato a furor di popolo a giocare al posto del puntero Morata, in campo dal primo minuto, con l’attaccante juventino che dovrà smentire le critiche e i fischi che lo stanno accompagnando fin dalle amichevoli pre-Europeo; per l’ex Real Madrid sono comunque incoraggianti le parole del Commissario tecnico il quale nella conferenza stampa della vigilia ha ribadito la propria fiducia al giocatore affermando:”Domani (oggi, ndr.) giocheremo con Morata e altri dieci, se devono fischiare che lo facciano solo se c’è apatia”.
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Per la squadra del principe del goal Robert Lewandowski è l’occasione di zittire i critici, sopratutti quelli in madre patria, che dopo la sorprendente sconfitta all’esordio contro la meno quotata Slovacchia, hanno sì puntato il dito con i propri giocatori ma soprattutto contro Paulo Sousa e la federazione, rei il primo di non aver dato identità ed uno stile di gioco rispettabile alla propria nazionale, la seconda di pagare troppo un allenatore che contro la Slovacchia ha deluso molto.
Europei, Polonia Slovacchia: probabili formazioni e dove vedere la partita  | Sky Sport
Rispetto quindi a quella partita ci sono alcuni cambi, sia di modulo che di giocatori, con Krychowiak da sostituire obbligatoriamente data la sua squalifica: non più 4-3-1-2 ma difesa a 3 con Rybus e Linetty che si accomoderanno in panchina con il centrocampista 22enne Jakub Moder, entrato lunedì scorso a gara in corso al posto di Klich in mezzo al campo dal primo minuto affianco proprio del centrocampista del Leeds, il difensore classe ’99 Tymoteusz Puchacz, entrato contro la Slovacchia al posto di Rybus, titolare sulla fascia mancina, infine Karol Swiderski, subentrato a Zielinksi, in campo dall’inizio ad agire attorno al bomber del Bayern Monaco con il napoletano arretrato sulla linea dei centrocampisti.

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