Il Motomondiale cerca di riorganizzare il calendario 2020 dopo che la pandemia globale ha stravolto i piani.
“Abbiamo diverse possibilità, una è provare a partire a fine luglio. Siamo in stretto contatto con i singoli governi e organizzatori per capire qual è la situazione, stiamo mettendo a punto un protocollo di sicurezza che venga accettato da tutti”.
A parlare è Carmelo Ezpeleta, capo della Dorna, società che organizza e gestisce il motomondiale.
Dato che molti motociclisti provengono da fuori Europa, l’idea di Ezpeleta è di fare arrivare tali atleti 14 giorni prima del campionato.
“Ci stiamo organizzando per fare un test a chi sarà nel paddock, misurando quotidianamente la temperatura corporea a tutti.”
L’augurio del numero uno della società è di disputare 10- 11 MotoGp in Europa da fine luglio a inizio novembre, con la possibilità di doppie gare nello stesso circuito ma non nello stesso fine settimana.
I motomondiali di Repubblica Ceca e di Austria, al momento, sono confermati per il 9 e il 16 agosto.
“Stiamo valutando la possibilità di iniziare prima in Spagna. Abbiamo bisogno almeno di altre due settimane per essere più precisi”.
Il manager della Dorna confessa che i piloti “sono smaniosi di correre, in qualsiasi modo”. E che l’unica richiesta arrivata da parte loro è di disputare un test prima della gara, desiderio che sarà sicuramente avverato, parola di Ezpeleta.
Nei giorni scorsi sono stati cancellati i MotoGp di Germania, Olanda e Finlandia a causa del coronavirus e delle direttive interne adottate dalle istituzioni.
L’ex campione Jorge Martinez si è complimentato con il presidente della Dorna per la gestione del motomondiale in questa situazione critica: “Carmelo Ezpeleta è il miglior manager del mondo dello sport. Sta mostrando serietà e professionalità”.
Il direttore del team Aspar ha continuato dicendo che presto, per lui, ci sarà una Coppa del Mondo e ringrazia la Dorna per gli aiuti finanziari e per il piccolo reddito mensile che dona ai dipendenti.