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Finalmente Milan!

Il Milan torna tra le 8 più grandi d'Europa, 11 anni dopo

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8 Marzo 2023 - 23.39


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Di Alessio Schiotti

Prepartita
L’unica italiana in gara in questa settimana di Champions, il Milan di Pioli, riparte dall’1-0 di San Siro nella duplice sfida contro i londinesi del Tottenham, valida per l’accesso ai quarti di finale della coppa dalle grandi orecchie. I precedenti tra le due squadre non sono molti, 5 in tutto, con 1 vittoria del Milan – la settimana scorsa – 2 pareggi e 2 vittorie del Tottenham. Nelle conferenze stampa precedenti al match i due allenatori hanno provato a infuocare i rispettivi ambienti: Pioli con un titolo inequivocabile all’impegno serale “E’ la partita della personalità, non speculeremo sull’andata” mentre Conte, finalmente ripreso dall’intervento alla cistifellea ha caricato il Tottenham Stadium: “servirà una grande atmosfera”. Tottenham-Milan vale una stagione ed è con molta probabilità la partita più decisiva degli ultimi 10 anni milanisti. Chi vince guadagna in status e salute dei bilanci, chi perde è costretto a riflessioni su certe scelte, in due piazze in cui i mormorii si fanno sempre più forti.

Entrambe le squadre sono nel pieno della corsa alla qualificazione per la prossima Champions League nei rispettivi campionati. Gli Spurs occupano in Premier League il 4° posto (45 punti in 26 partite giocate), incalzati da Liverpool (42 punti in 25 partite) e Newcastle (41 punti in 24 partite). Harry Kane – dal mese scorso miglior marcatore della storia del Club – è il solito Hurricane ed ha già messo a segno 18 gol in campionato, secondo soltanto al mostro norvegese del Manchester City, e 6 gol nelle ultime 6 gare interne di Champions. Tanto della squadra di Conte passa quindi dalle giocate della punta inglese: per trovare i secondi migliori marcatori della rosa bisogna scendere fino alle 5 reti di Heung-Min Son e dell’ex serie A Rodrigo Bentancur. La difesa non è delle migliori della Premier. Ben 12 squadre hanno subito meno reti delle 36 del Tottenham ed a questo, a tutto vantaggio dei rossoneri, si aggiunge l’infortunio del portiere titolare Hugo Lloris – fuori per un problema al ginocchio – che lascia le chiavi della porta al trentaquattrenne Fraser Forster.

Anche il Milan è la 4° forza del campionato a pari punti con la Roma, complice un rendimento altalenante dipendente soprattutto dagli impegni infrasettimanali colpevoli di consumare una grande quantità di energie psicofisiche. Trascinati dalle giocate dei recuperati Giroud e Brahim Diaz – eroe dell’andata – e dalla velocità e scaltrezza di Leao, i 24 convocati di Pioli affrontano una partita tanto piena di insidie quanto decisiva. L’ultima volta che il Milan si è qualificato ad un quarto di finale di Champions era il lontano 2012, 11 lunghi anni fa. Succedeva curiosamente proprio a Londra, quando la squadra allenata da Max Allegri vinceva per 4-3 il doppio scontro con l’Arsenal di Arsène Wenger. L’unico superstite sarebbe potuto essere Ibrahimovic – fuori dalla lista europea – all’epoca trentenne. Proprio sulla pelle di Zlatan si può misurare la forza del tempo che ha plasmato questo Milan: da attaccante rappresentativo e protagonista a testimone narrante di un mito.

Tabellino:

Tottenham Milan 0-0

Formazioni:

Tottenham: Forster 6,5; Davies 6; Lenglet 5; Romero 4,5; Perisic 5,5 (dal 53’ Pedro Porro 5,5); Hojbjerg 6; Skipp 5,5; Emerson 6 (dal 70’ Richarlison 5,5); Son 5,5; Kulusevski 5 (dall’ 83’ Sanchez s.v.); Kane 6,5

Milan: Maignan 6,5; Tomori 6,5; Thiaw 6,5; Kalulu 6; Hernandez 7; Tonali 6; Krunic 6; Messias 6 (dal 56’ Saelemaekers 6); Leão 6,5 (dall’ 89’ Rebic s.v.); Diaz 7 (dall’ 81’ Bennacer 6,5); Giroud 6,5 (dall’ 81’ Origi 6,5)

Marcatori:

Ammoniti:  17’ Romero (T); 21’ Lenglet (T); 93’ Thiaw (M); 95’ Skipp (T)

Espulsi: 78’ Romero (T)

Cronaca: Al Tottenham Hotspur Stadium di Londra si sfidano Pioli e Conte, con il parziale di 1-0 in favore dei rossoneri. Il Milan scende in campo con un 3-4-2-1, con Maignan in porta e una difesa a 3 composta da Tomori, Thiaw e Kalulu. A centrocampo, in mediana, la coppia Tonali-Krunic con Theo e Messias a completare il reparto sulle fasce. Il tridente offensivo è composto da Leão e Brahim a supporto dell’unica punta Giroud. Il Tottenham schiera la formazione pronosticata nei giorni scorsi, speculare a quella degli avversari. 3-4-2-1 con Forster tra i pali e Romero, Lenglet e Davies a formare il pacchetto difensivo. A centrocampo ci saranno Emerson, Hojbjerg, Skipp e Perisic. Davanti Son e Kulusevski alle spalle di Kane.

Nei primi 15 minuti di gara si registra un sostanziale equilibrio, con tentativi di imbucate da entrambi i lati. La squadra di Antonio Conte, spinta da un tifo arrembante, sembra più concentrata, mentre il Milan tende a difendersi. Al 17′ uno strappo di Leao gli consente di dribblare di netto Romero che lo stende. Primo giallo della partita con punizione da buona posizione per il Milan. Schema a sorpresa con finta di Brahim e imbucata di Tonali per Messias che, defilato sulla destra, incrocia con il piede debole non riuscendo ad inquadrare la porta. Altro cartellino giallo al 21′, stavolta è Lenglet che colpisce con il gomito alto Giroud in uno scontro aereo. Al 27′ Emerson rimane a terra per un problema muscolare ed inizia il riscaldamento Pedro Porro, ma il 12 rimane in campo. Prima mezzora di sostanziale equilibrio, con il Milan che sembra aver preso fiducia negli ultimi minuti di partita. Il pressing alto della squadra di Pioli, che porta Thiaw a seguire a uomo Kane nei tentativi dell’ultimo di entrare in possesso di palla arretrando la sua posizione, sta mettendo in difficolta gli uomini di Conte. Il Tottenham si rende pericoloso al 35′ proprio con Kane che dopo aver ricevuto da Emerson tenta di assistere Perisic in area di rigore con un cross rasoterra. La palla viene deviata da Thiaw che rende necessario l’intervento di Maignan. Lo stesso Thiaw mette poi in corner un campanile pericoloso. Negli ultimi minuti del primo tempo le squadre si dividono equamente il possesso palla, senza mai forzare la giocata e senza creare occasioni annoverabili.

Pronti via con il secondo tempo e Brahim si scontra con Romero che rischia il secondo giallo. Graziato dal Turpin. Al 50′ doppia occasione per il Milan: discesa di un vivace Brahim Diaz che serve Messias in corsa sulla trequarti. Il brasiliano rende la palla al trequartista rossonero che entra in area di rigore e conclude in porta con il destro dopo aver vinto una serie di rimpalli. Grande riflesso di Forster che respinge fuori dall’area. La sfera finisce sui piedi di Theo, il cui tiro viene ribattuto dalla difesa del Tottenham nuovamente sui piedi di un giocatore del Milan, stavolta Leão, che al volo conclude di poco a lato. Al 55′ Messias chiede il cambio complice un problema muscolare. Entra Saelemaekers.  Al 63′ Kane penetra nell’area rossonera e scarica per Hojbjerg che porta palla e conclude da posizione esterna rispetto alla porta. Maignan si rifugia in calcio d’angolo. La partita aumenta d’intensità ed al 66′ Forster è costretto ad un altro intervento, stavolta su una girata di Giroud: Leao serve Brahim al centro dell’area di rigore ma l’attaccante del Milan stesso non riesce a calciare di prima intenzione e viene respinto da Romero con la palla che finisce nelle vicinanze di Giroud che in allungo non riesce a bucare l’estremo difensore. Il Tottenham è adesso a trazione offensiva in seguito all’entrata in campo, al 70′, di Richarlison per l’uscente Emerson Royal. Sono 4 gli attaccanti schierati da Conte. Al 71′ occasione per Leão. Ripartenza del Milan con lancio lungo di Thiaw che libera il portoghese in campo aperto che spara alto, sbilanciato da Romero. Secondo giallo proprio Romero al minuto 76! Entrataccia in ritardo del difensore argentino ai danni di Theo Hernandez. Ingenuità clamorosa del Cuti e gli Spurs rimangono in 10. Conte è costretto a togliere una punta, Kulusevski, per riequilibrare il reparto difensivo. Contatto sospetto in area di rigore del Milan all’ 84′ con l’intervento di Theo ai danni del neoentrato Sanchez. Sulla ripartenza milanista grande progressione di Leão che salta un paio di giocatori sull’out di sinistra e prova a servire Tonali che calcia addosso a Lenglet. Ottima gestione della squadra di Pioli nel finale di partita. Invece, un frenetico Tottenham, penalizzato dall’orrenda giocata di Romero, sembra uscito dal match. Ultime battute di partita: Thiaw, superato da Hojbjerg, spende un fallo e concede punizione dai 35 metri al 93′. Son se ne incarica e mette un cross teso che viene incornato sul secondo palo da Kane, costringendo Maignan a distendersi ed a compiere un miracolo che salva il Milan. Ribaltamento di fronte immediato dei rossoneri con Theo che porta palla e serve Origi al limite dell’area che salta un Lenglet ed incrocia con il mancino. Palo clamoroso che salva Forster. Finisce la partita dopo 6′ di recupero! Il Milan, 11 anni dopo, è tra le migliori 8 d’Europa.

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