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Tommasi: "Chi si prende il rischio di far ripartire il calcio se il rischio non è zero?"

Il Presidente Aic pensa che non ci siano ancora le condizioni per decidere in totale libertà e sicurezza

Tommasi: "Chi si prende il rischio di far ripartire il calcio se il rischio non è zero?"
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5 Maggio 2020 - 12.53


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“Chi si prende il rischio di far ripartire il calcio se il rischio non è zero? L’atleta? Il club? Il governo? Bisogna partire al momento giusto e con il protocollo ideale”.

Sono gli interrogativi di Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori, in diretta Instagram insieme al giornalista Pierluigi Pardo.

“Essere favorevoli o contrari alla ripresa è una discussione che lascia il tempo che trova: oggi mancano alcuni elementi. Non abbiamo alcune risposte e questo genera incertezza, mancano le date”.  

Secondo Tommasi l’importante è tornare in campo in condizioni perfette: tutti in sicurezza, non solo i calciatori ma ogni addetto. Il protocollo è pensato al momento solo per gli allenamenti e non per una ripresa del campionato.

“Oggi la stragrande maggioranza dei calciatori è tornata ad allenarsi su base volontaria. Aumenta la responsabilità per la scelta sul momento giusto in cui ripartire.”

Per il presidente Aic questi due mesi, per i calciatori, non sono state giornate di riposo ma di lavoro casalingo e bisognerà vedere sul campo come “risponderanno” i muscoli.

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