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Oggi sei aprile nuova riunione della Lega di Seria A: le decisioni e la rabbia del sindacato

Concluso nel pomeriggio l’incontro tra i vari club per decidere sulla questione del taglio degli stipendi. L'associazione Italiana Calciatori dura con le direttive prese dai vertici di Serie A

Oggi sei aprile nuova riunione della Lega di Seria A: le decisioni e la rabbia del sindacato
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6 Aprile 2020 - 19.58


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L’assemblea della Lega Seria A ha approvato all’unanimità il piano del taglio degli stipendi per calciatori, allenatori e tesserati. Il progetto sarà valido per tutti i club, esclusa la Juventus che ha un accordo interno.

L’intervento prevede una riduzione di un terzo della retribuzione totale annua lorda se non si riprenderà l’attività, e di un sesto se nei prossimi mesi si completerà la stagione. I club poi definiranno gli accordi con i tesserati.

 È stata confermata la volontà di portare a termine la stagione e di tornare a giocare, senza correre rischi, solo quando le condizioni sanitarie e le decisioni governative lo consentiranno, si legge nella nota.

L’Assemblea riunita oggi ha inoltre analizzato le raccomandazioni per la ripresa di gare e allenamenti delle varie discipline sportive prescritte dalla Federazione Medico Sportiva Italiana, alla luce dell’attuale situazione di emergenza sanitaria. A tal proposito entro fine settimana la Federcalcio emanerà le relative norme medico sanitarie.

Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori (Aic), ha commentato la decisione odierna della Lega: “Un taglio secco che va a finanziare una attività imprenditoriale di fatto con i contratti dei giocatori. E’ una cosa veramente paradossale e incomprensibile”.

Intervistato da Radio 2 ha rilasciato alcune considerazioni, “l’obiettivo primario è quello di concludere regolarmente la stagione, ma il rischio è quello di chiudere qui”.  La preoccupazione del presidente va alle serie minori che hanno inevitabilmente meno fondi. “Ci sono società che rischiano di non riuscire ad iscriversi al prossimo campionato e calciatori che rischiano il posto di lavoro”.

Tornando alla riunione di Serie A l’ex calciatore Tommasi ha aggiunto che, “Se le società di serie A si devono trovare in assemblea e fare una delibera per decidere di non pagare più nessuno, quando in realtà trattano con i giocatori, i singoli club, penso che la discussione sia durata zero secondi ed è molto preoccupante”.

Tommasi infine ha concluso definendo “quasi schizofrenia” il comportamento generale dei vertici, che da un lato tengono sotto d’occhio i giocatori affinché non tornino ad allenarsi e allo stesso tempo dicono che i giocatori non verranno pagati più se non si tornerà a giocare.

Il vice presidente dell’Aic, Umberto Calcagno, ha dichiarato: Consideriamo questa proposta come un qualcosa di vergognoso e irricevibile. È chiaro che si vuol far pagare il tutto solo ai calciatori e non va bene. L’unico aspetto che consideriamo rilevante è che si dovrà trovare l’intesa tra i club e i giocatori stessi”

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