3 aprile 2018, Juventus- Real Madrid andata dei quarti di finale di Champions League, una data da ricordare per la storia del calcio. Cristiano Ronaldo firma la rovesciata del terzo millennio all’Allianz Stadium di Torino.
Un Ronaldo legato all’epoca alla squadra madrilena che segna lo 0-2 momentaneo, (la partita finirà 0-3 per il Real Madrid). Pochi secondi, Buffon e Chiellini non si capiscono e il fuoriclasse ne approfitta per fare la magia a 2,23 metri di altezza. Lo stadio rimane gelato da quell’acrobazia per poi scoppiare in una standing ovation di applausi, anche da parte dei tifosi bianconeri. Una ovazione che sorprende CR7, ringrazia in campo e a fine partita, e confesserà nel luglio seguente di aver amato la Juve da bambino. I complimenti a fine gara da parte di Allegri “Quando c’è un giocatore che è così parti sempre da 1-0 2-0” e di Buffon. Zidane rimasto ammirato sul campo, punta sull’ironia davanti alle telecamere affermando che la rovesciata più bella rimane comunque la sua.
Una rovesciata che ha siglato l’amore tra Ronaldo e la Juventus facendo nascere un rapporto che esiste tutt’oggi, sebbene un amico del calciatore ha ultimamente dichiarato che Madrid manca molto all’ex pallone d’oro.
La rovesciata detta anche “cilena” in onore di Ramòn Unzaga, calciatore spagnolo, di inizio 900, naturalizzato cileno che è considerato l’inventore di questo gesto tecnico. Anche se nella storia del calcio moderno il padrino di questo acrobatismo è Pelé con la sua rovesciata nel 1953. Altre rovesciate rimaste nella storia sono state quelle di Van Basten nel 1992 con la maglia rossonera e quella di Ibrahimovic nel 2012 con la sua Svezia nell’amichevole contro il Regno Unito che mise a segno a 30 metri dalla porta.