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Juventus-Fiorentina 3-0, le pagelle: Ronaldo mattatore, sorpresa Rabiot

I voti ai protagonisti del lunch match tra bianconeri e viola.

Juventus-Fiorentina 3-0, le pagelle: Ronaldo mattatore, sorpresa Rabiot
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2 Febbraio 2020 - 14.47


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Di Emilio Scibona

JUVENTUS 

Szczesny 6,5: l’estremo difensore juventino cancella l’errore di Napoli con  prestazione di livello condita da due grandi interventi sulle botte di Pulgar e Lirola. Un ideale messaggio al giovane e bravo connazionale sul fatto che la porta della nazionale polacca resta sua.

 
Cuadrado 6: appare  ormai a suo agio nel ruolo di terzino, nel quale gli è concessa meno libertà e deve badare più alla sostanza. Fa bene il suo senza strafare.
 
De Ligt 7: il giovane centrale olandese cresce con il passare dei minuti mostrando tempismo perfetto negli interventi. Condisce la sua prestazione con il gol del 3-0 finale. Forse il traumatico apprendistato è alle spalle
 
Bonucci 6 +: duida bene il reparto facendosi trovare pronto le poche volte in cui è chiamato in causa
 
Alex Sandro 6: Ghezzal e Sottil non lo impensieriscono troppo e dunque può dedicarsi con maggior serenità alla fase offensiva, nella quale non brilla ma non sbava.
 
Rabiot 7: la vera sorpresa di giornata. Inizialmente addetto ad un lavoro sporco svolto con profitto, nel proseguio della gara cresce anche in termini di presenza nel vivo del gioco. Uscendo giustamente tra gli applausi.

Dall’88 Matuidi s.v.

 
Pjanic 6: Fa un non elettrizzante ma onesto lavoro di ragioneria in mezzo al campo.
 
Bentancur 6,5: non fa mancare il suo contributo alle due fasi di gioco, confermandosi il cardine del centrocampo bianconero. Suo lo slalom  che porta al secondo rigore di Ronaldo
 
Douglas Costa 6 +: inizialmente sfodera i pezzi forti del suo repertorio riducendo Dalbert  ad un reduce dall’ after di una confraternita universitaria americana ma la sua incisività è relativa. Cresce in concretezza nel secondo tempo.

Dall’88 Bernardeschi s.v.

 
Higuain 5,5  La squadra lo cerca poco, lui si fa vedere il giusto. Nell’unica occasione che ha si fa ipnotizzare da Dragowski
 
Dal 66′ Dybala 6 +: il talento argentino entra con il piglio giusto aggiungendo un po’ di creativita in più rispetto al “Pipita”.
 
Ronaldo 7: la convergenza dei suoi piedi, a differenza di quella del codino, è perfetta. Due rigori chirurgici e la nona giornata consecutiva a segno danno un sapore differente ad una partita parimenti monocorde.
Sarri 6: la sua mano in questa Juventus si vede in pochi sprazzi ma se i risultati son questi allora si tratta di un particolare nemmeno di grande importanza.

FIORENTINA
 
Dragowski 6 +: a cospetto del titolare della sua nazionale non sfigura affatto. Sempre reattivo quando chiamato in causa, non può nulla sulle due esecuzioni di CR7.
 
Ceccherini 6 -: gioca una buona gara fino a quando non abbatte Bentancur in area. Poi da lì cala vistosamente, ma resta la buona prima parte iniziale.
 
Pezzella 5,5: nel caso del primo rigore è vittima più di un regolamento contorto che non della goffagine, avendo provato a tirare dietro il braccio. Non tanto il penalty quanto una concentrazione altalenante, a valergli la non sufficienza.
 
Igor 6,5: il brasiliano col nome sovietico e il passo da alpino è il migliore della sua squadra. Preciso negli interventi e disinvolto palla al piede, dalle sue parti non si passa con facilità. 
 
Lirola 6 -: parte bene, spingendo sull’out di destra e rendendosi persino pericoloso con una bordata da fuori. Poi si spegne gradualmente.
 
Dall’88 Agudelo s.v
 
Benassi 5,5: prova a impensiere il portiere avversario con un tiro dalla distanza ma mancano quegli inserimenti che costituiscono il pezzo forte del repertorio.
 
Pulgar 6: prova a dettare i tempi di gioco alla Fiorentina e a rendersi pericoloso. Ci riesce il giusto ma il piglio è da apprezzare.
 
Dalbert 5: soffre tremendamente Douglas Costa e in fase offensiva si fa vedere solamente negli ultimi minuti. Impacciato.
 
Ghezzal 5: schierato a sorpresa da Iachini il centrocampista franco-algerino parte con buon piglio ma si spegne subito. L’ammonizione è l’unica cosa che si ricorda della sua partita.
 
Dal 60′ Vlahovic 5: entra per dare consistenza fisica al reparto ma si perde prima di subito.
 
Cutrone 6 – : l’ex Milan è indubbiamente generoso ma anche totalmente avulso dalla manovra. Lo spirito è giusto ma serve anche altro.
 
Dal 73′ Sottil 5,5: non riesce a dare all’attacco la velocità che ci si aspetta da un giocatore con le sue caratteristiche. Ovviamente non ha comunque grandi colpe sul risultato.

Chiesa 5: indubbiamente tra i più attesi della partita, il figlio di Enrico appare spento e abbastanza nervoso. La brutta copia di quel talento forse ancora non del tutto maturo ma indubbiamente forte sul quale un intero movimento ripone tante speranze.

Iachini 6 -: sceglie di giocarsela con i tre attaccanti per provare a giocarsela in ripartenza senza timori. Il concetto era quello giusto: è mancato il risultato.

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