In attesa che il campionato di Serie A ricominci, negli altri paesi le grandi squadre europee e non solo hanno ricominciato a giocare, con le prime giornate del campionato inglese, spagnolo e tedesco, giocate nel weekend scorso, oltre al campionato francese già arrivato al secondo turno; è cominciato il nuovo corso per squadre che si apprestano a vivere una nuova era dopo addii pesanti come il Barcellona e il Real Madrid, squadre che hanno cambiato guida come Bayern Monaco e Borussia Dortmund, o squadre che hanno cominciato la nuova stagione così come l’avevano finita, con la vincitrice della Champions, il Chelsea, che stravince senza Lukaku, e il Manchester City finalista continentale sconfitto dal Tottenham nonostante un Grealish in più.
Il weekend di Premier
Il venerdì si comincia con la sconfitta, che forse non sorprende più dati gli ultimi anni sempre più negativi, dell’Arsenal contro il neopromosso Brentford per due reti a 0, con Canos e l’ex Fiorentina Norgaard che fanno gioire i tifosi di casa a fine partita sulle note di “Hey Jude”; male per la squadra del sempre più in bilico Arteta la difesa, con il neo acquisto da più di 50 milioni di euro Ben White non irreprensibile, mentre c’è odore di possibile consacrazione per il numero 10 dei Gunners Smith-Rowe, l’unico a provarci.
Il Sabato ci sono state 7 partite, con ben 6 goal nella partita all’ora di pranzo tra il Manchester United, ancora privo di Varane e con Sancho entrato in campo ad un quarto d’ora dalla fine, e il Leeds di Bielsa, di cui goal della bandiera è stato segnato da Ayling per il momentaneo 1-1, mentre dall’altra parte gran giornata per Bruno Fernandes e Pogba: il portoghese segna una tripletta davanti ai propri 70000 tifosi mentre il francese è autore di 4 assist, due per il compagno con la maglia numero 18, gli altri per Greenwood e Fred.
Vittoria in rimonta per il Brighton di Potter al Turf Moor di Burnley dove la squadra di casa passa in vantaggio dopo 2 minuti con Tarkowski ma si fa rimontare nel giro di 5 minuti dapprima con Maupay al 73°, poi MacAllister; vittoria in rimonta anche per l’Everton con Benitez che bagna il proprio ritorno a Liverpool con una vittoria per 3 a 1 contro il Southampton, passato in vantaggio con il sostituto di Ings Adam Armstrong, prelevato dal Blackburn in Championship, grazie ai goal di Richarlison, Doucoure e Calvert-Lewin.
Vittorie con 0 reti subite invece per il Chelsea, che in casa rifila tre reti al Crystal Palace del neo tecnico Vieira con Marcos Alonso, Pulisic e il prodotto del settore giovanile Trevor Chalobah all’esordio in Premier dopo aver esordito con la maglia dei Blues nella Supercoppa europea, e per il Leicester vincitore della Community Shield in casa contro il Wolverhampton grazie al sempre vivo Vardy; Watford-Aston Villa ha poi concluso la serie di partite delle 16 con la vittoria dei neopromossi per 3-2 con le reti di Dennis, Sarr e Hernandez, per gli ospiti rimonta iniziata con McGinn al minuto 70 e terminata al 97° da Ings.
Alle 18:30 di sabato esordio anche per il Liverpool del ritrovato Van Dijk che vince in scioltezza in casa del neopromosso Norwich con le reti di Jota, Firmino e Salah; domenica alle 15 si è invece giocata Newcastle-West Ham con la vittoria degli ospiti passati in svantaggio per due volte, prima per la rete dopo 5 minuti di Wilson, pareggiata da Cresswell, poi per quella di Murphy, pareggiata da Benrahma nel secondo tempo, in cui la squadra di Moyes ha messo la freccia con le reti di Soucek e Antonio rispettivamente al 63° e 66°.
Ha concluso la prima giornata della Premier League il big match tra Tottenham e Manchester City, con l’esordio dal primo minuto di Grealish, tra i più posiitivi e rimasto in campo per tutta la partita, vinto dai padroni di casa privi di Harry Kane ma con un Son già in forma e autore al minuto 55 con il mancino da fuori area del goal che ha regalato anche all’esordiente Cristian Romero, entrato al 90°, e al rimasto in panchina Gollini, la prima gioia in maglia Spurs.
Il weekend di Liga
Pochi i goal visti nelle prime partite della nuova stagione, eccezion fatta per la partita del Real Madrid; dapprima venerdì l’esordio sulla panchina del Valencia di Bordalas proprio contro il suo ex Getafe, sconfitto grazie al rigore all’undicesimo minuto di Soler, poi sabato i pareggi per 1-1 alle 19:30 tra Mallorca e Betis, con Juanmi che ha risposto a Olivan, e tra Cadice e Levante, con i padroni di casa che acciuffano il pari all’8° minuto di recupero con Espino dopo il vantaggio del “comandante” Morales.
Se la partita tra Osasuna e il neopromosso Espanyol delle 22 è terminata a reti bianche, il ritorno a Madrid di Ancelotti è stato più che positivo: allo stadio Mendizorroza di Vitoria, paesi Baschi, i Blancos vincono per 4-1 contro l’Alaves grazie a due goal di Benzema, Nacho e Vinicius su assist di Alaba, dall’altra parte goal della bandiera segnato su rigore da Joselu.
Dopo il Real, hanno messo nuovamente in moto gli ingranaggi anche le altre big, l’Atletico Madrid campione in carica, il Barcellona orfano di Messi dopo 16 anni e il Siviglia: i colchoneros alle 17:30 vincono a Vigo contro il Celta grazie alla doppietta di un Angel Correa in stato di grazia che rendono nullo il momentaneo pari di Iago Aspas su rigore (da segnalare l’esordio ufficiale di De Paul al minuto 65), i catalani rispondono 2 ore e mezzo dopo al Camp Nou contro la Real Sociedad, sconfitta 4-2 con la doppietta di Braithwaite in mezzo ai goal che hanno aperto e chiuso il match di Pique e Sergi Roberto, i quali dopo aver segnato hanno prontamente indicato lo stemma del club sulla maglia; rimonta da 3-0 a 3-2 degli uomini di Alguacil con Lobete al minuto 82 e del capitano su punizione dai 30 metri tre minuti più tardi Oyarzabal che non è bastata per uscire indenni dalla capitale dello stato catalano.
Infine alle 22:15 il Siviglia, che con Lopetegui al primo anno ha vinto l’Europa League e l’anno scorso ha fatto il record di punti in Liga, ha giocato e poi vinto contro il Rayo Vallecano con un secco 3-0 grazie alla rete del marocchino En-Nesyri e la doppietta di Lamela, arrivato in Andalusia nell’ambito dell’affare che ha portato il talentino Bryan Gil a Londra; Villareal-Granada ed Elche-Athletic Bilbao hanno chiuso il primo turno con le due partite terminate a reti bianche.
Il weekend di Bundes
La stagione dei campioni in carica inizia con un pareggio per 1-1 a Moenchengladbach contro il Borussia del nuovo allenatore Hutter, con Lewandowski che al minuto 42 risponde a Plea, a segno dopo 10 minuti; esordio non positivo per il neo tecnico del Bayern Nagelsmann, meglio è andata ad un ex bandiera del club bavarese come Mark Van Bommel che con il suo Wolfsburg vince 1-0 contro il Bochum neo promosso grazie all’olandese Weghorst, mentre a Berlino altro 1-1 con l’Union e il Bayern Leverkusen che non si fanno troppo male con i goal di Awoniyi per i padroni di casa e di Diaby dopo 5 minuti per gli ospiti.
Le partite delle 15:30 di sabato non sono finite con le vittorie con 4 goal di scarto di Stoccarda e Hoffenheim: la nobile ex decaduta tornata in Bundes vince 5-1 contro l’altra neo promossa, il Greuther Furth, con goal di Endo, Klement, Kempf per due volte e Al Ghaddioui che rendono vano il goal al 93° di Leweling, mentre l’ex squadra del baby prodigio Nagelsmann annienta l’Augsburg grazie a Bruun Larsen, Adamyan, Rutter e Rudy; 0-0 infine tra l’Arminia Biefeld e il Friburgo dell’italiano Grifo.
Il sabato si conclude con la partita delle 18:30 tra il Borussia Dortmund di Marco Rose, l’anno scorso al ‘Gladbach, e l’Eintracht Francoforte di Oliver Glasner, fino a questa estate allenatore del Wolfsburg: vincono i padroni di casa trascinati da Haaland, 2 goal e 2 assist per il numero 9 norvegese, e dal capitano Marco Reus, 1 goal e 2 assist, nel complessivo 5-2, a cui hanno partecipato anche i gialloneri Hazard e Reyna, mentre dall’altra parte oltre all’autorete di Passlack da segnalare il goal all’esordio dell’ex Milan Hauge, entrato nel secondo tempo.
Infine domenica ultime due partite con il sorprendente successo del Mainz in casa contro il Lipsia di Marsch grazie al goal di Niakhate e la vittoria per 3-1 del Colonia contro l’Hertha Berlino di Kevin Prince Boateng e Jovetic, a segno dopo 6 minuti e autore così di almeno un goal nei 5 massimi campionati europei, che non ha evitato la sconfitta dato il pareggio al 41° di Modeste e la doppietta tra il minuto 52 e il minuto 55 di Kainz.
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