La neve è molto strana, non capisci se è aggressiva oppure no, ci sono momenti che sembra agganciarti, altri in cui si scivola come mi è successo in slalom. Bisogna stare sugli sci ma – aggiunge l’azzurra – senza troppa pressione perché altrimenti ti frena. Pian pianino mi sto abituando a queste condizioni, le piste sono ripidissime. Il comprensorio è pazzesco, nel villaggio si mangia praticamente in una cabina telefonica da tanti sono i divisori, il villaggio è un po’ più piccolo rispetto a quanto siamo stati abituati in precedenti Olimpiadi. Personalmente il villaggio è comodissimo perché solitamente è lontano dalle piste invece qui appena esci metti gli sci e vai.
Ciò che hanno costruito i cinesi è veramente bellissimo. L’unico problema è il vento, temo che non ci saranno gare regolari soprattutto in velocità. La mia favorita per la medaglia d’oro sarà la svedese Hector, e vedo bene anche Worley, mentre Shiffrin e Vlhova rimangono pericolose e sono venute in Cina con anticipo. Sarà un gigante molto stretto perché c’è tanto dislivello e le porte saranno vicine, con pochi metri di distanza fra una porta e l’altra, chi starà meno in curva farà la differenza. Io mi sto trovando bene, le sensazioni sono buone e la sciata mi piace». Per l’altra gigantista azzurra Marta Bassino «è stato tutto un po’ di corsa in questi primi tre giorni, ma le prime impressioni sono belle con una neve molto aggressiva ma man mano ci siamo abituate.
Ieri abbiamo sciato accanto alla pista del gigante di gara, in cui scieremo domani e la vedremo più da vicino. Il primo pezzo è ripido, bello pendente, e nel complesso una pista che sembra essere abbastanza corta: vedremo come sarà la tracciatura. Sono stata alla cerimonia d’apertura, un’emozione fortissima soprattutto prima di uscire, sicuramente molto bello”.