La delegazione olimpica di Taiwan parteciperà alla cerimonia d’apertura dei Giochi di Pechino 2022, che inizieranno il prossimo 4 febbraio.
Nonostante il Comitato olimpico di Taipei avesse escluso la sua partecipazione nei giorni scorsi – adducendo ritardi nei voli e generici provvedimenti anti Covid – è toccato al CIO fare la voce grossa e sottolineare l’obbligatorietà delle “delegazioni di cooperare nell’invio di personale per le cerimonie di apertura e chiusura”.
Ora bisognerà capire se gli atleti di Chinese Taipei, sfileranno insieme alla Cina e a Hong Kong, alimentando tensioni politiche già preesistenti nella popolazione dell’isola affacciata sulle coste cinesi. Quella di Taiwan è una situazione esplosiva, da settimane le attività militari dell’Esercito popolare di liberazione si muovono intorno all’isola, facendo crescere ancor più una tensione già alta.
In vista delle Olimpiadi, tra il governo centrale e quello di Taiwan c’è stata anche una battaglia sul nome da usare: la delegazione dovrà portare il nome di “Cina, Taipei” secondo il governo di Pechino, mentre l’amministrazione locale ha accusato la Cina di aver volutamente usato il nome sbagliato e di voler utilizzare la terminologia di “Taipei cinese”.
Insomma, le Olimpiadi invernali saranno teatro di duri scontri politici – nonostante sia la stessa carta dei valori olimpici a vietare qualsiasi tipo di politicizzazione – in un clima di guerra fredda che si sta diffondendo in molti attori del panorama politico e diplomatico mondiale.