L’estate magica dell’Italia prosegue anche nel tennis.
La settimana da sogno di Camila Giorgi si chiude con il terzo titolo della carriera, il primo WTA 1000 e le lacrime. Non potrebbe essere altrimenti: si tratta del momento più alto di una carriera talentuosa ma fino a oggi ritenuta incompleta.
L’italiana supera in finale Karolina Pliskova, futura numero 4 al mondo, con il punteggio di 6-4 7-5: un solo set perso da Giorgi nel torneo e terza vittoria su tre confronti contro la ceca nel 2021, dopo Eastbourne e le Olimpiadi di Tokyo.
L’inizio di partita è contratto. La prima a doversi salvare è Pliskova: due palle break per Giorgi nel terzo game, ma è un nulla di fatto anche a causa dei tre ace della ceca. Da quel momento è Camila a dover sudare in battuta, con la palla break salvata in un sesto game chiuso ai vantaggi e con un punto straordinario vinto dall’italiana sul 30-40 grazie a una difesa stoica tra fondo campo e rete. E’ la svolta del set: nel gioco successivo Giorgi strappa il servizio all’avversaria dopo sedici estenuanti punti, con tanto di racchetta rotta da parte di Pliskova. La ciliegina è il secondo break, nel nono gioco: 6-3.
Dopo un primo set costante di Giorgi, il secondo si apre all’insegna degli alti e bassi.
Il rovescio funziona (tanti vincenti), il dritto a tratti e il servizio è ballerino: aumentano i doppi falli. Nonostante questo, è Camila la prima ad avere la chance di sgasare nel secondo set: la ceca salva palla break nel secondo gioco, ma l’impressione è che tutto dipenda dagli umori dell’italiana.
Botta e risposta tra il quarto e il quinto game: break di Giorgi e immediato controbreak di Pliskova, che sfrutta il passaggio a vuoto di Camila (due doppi falli consecutivi). L’italiana si aggrappa alla prima di servizio (71% di punti nel secondo set), mentre la ceca non è incisiva come al solito in battuta (57% di realizzazione con la prima nel match): a un passo dal tie-break, sul 6-5 a suo favore, Giorgi chiude il match strappando il servizio a Pliskova.
E’ il coronamento di una settimana da sogno e il momento più alto della carriera di Camila, che vince grazie al suo solito tennis: aggressivo, rischioso, offensivo. E ora non più incompiuto.