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Cominciate le gare di atletica: Tamberi in finale nel salto in alto, bene gli italiani nei 3000 siepi

Fuori l'altro italiano Stefano Sottile, "Gimbo" salta a 2,28. Ahmed Abdelwahed e Ala Zoghlami in finale nei 3000 siepi

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30 Luglio 2021 - 11.12


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Comincia l’atletica a Tokyo 2020.

In attesa della prima finale (i 10.000 maschili, alle 13.30), la sessione mattutina ha visto il debutto di molti azzurri.

I fari erano puntati soprattutto su Gianmarco Tamberi, impegnato in pedana nel salto in alto. L’azzurro si qualifica per la finale (in programma il 1° agosto) superando i 2.28 al secondo tentativo.

Una misura superata da solo dodici atleti e che quindi ha reso ininfluente la soglia dei 2.30 prevista come limite sufficiente per strappare il pass. In precedenza, Gimbo era passato liscio ai 2.17, 2.21 e 2.25.

Niente da fare per l’altro italiano in gara, Stefano Sottile, che sbaglia tre volte a 2.21. Impressiona il qatariota e due volte iridato Mutaz Barshim.

Esordio felice per l’Italia nei 3000 siepi, dove due azzurri conquistano la finale. Ahmed Abdelwahed chiude terzo la sua batteria (8.12.71, vicino al personale) e si qualifica direttamente.

Molto bene anche Ala Zoghlami, ripescato grazie 8.14.06 che gli vale il personal best. Niente da fare, invece, per il fratello Osama Zoghlami, bruciato in volata dopo una bella gara di testa e fuori dai giochi per appena 15 centesimi.

Negli 800 metri femminili passa il turno Elena Bellò. La nativa di Schio viene ripescata dopo il quinto tempo in batteria (2.01.07).

Semifinale anche per Stefano Sibilio: il campano chiude terzo la sua batteria nei 400 ostacoli grazie a una bella progressione nel finale (49.11), alle spalle dell’irlandese Barr e di un Karsten Warholm in controllo totale (48.65).

Giornata da ricordare per Anna Bongiorni, che nei 100 metri si piazza terza in rimonta (11.35) e accede alle prestigiose semifinali. Non riesce lo stesso a Vittoria Fontana, eliminata (11.53) nella batteria di una stratosferica Elaine Thompson.

La campionessa di Rio 2016 si regala un clamoroso 10.82, quasi rialzandosi nel finale. La migliore? Macchè. Poco dopo l’ivoriana Marie-Josee Ta Lou sfreccia fino a 10.78. Shelly Ann Fraser-Pryce risponde con un 10.84 in apparente controllo.

Ci attende una finale di altissimo livello. Nel disco saluta subito Giovanni Faloci, che dopo due nulli lancia un 57.33 che gli vale la 14esima posizione (il migliore è lo svedese Daniel Stahl, 66.12).

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