Nella tappa da Udine a San Daniele in Friuli è lo sloveno Tratnik (Bahrain-McLaren) a conquistare la vittoria, battendo in volata l’australiano O’Connor della Ntt Pro Cycling, dopo una fuga di oltre 100 km.
Nei 226 km composti da sei Gran Premi della Montagna, adatta agli attacchi da lontano, Almeida cerca di difendere la maglia rosa con il suo risicato vantaggio di 15 secondi.
Tappa che si smuove subito, con l’attacco di ben 28 corridori che arrivano a toccare anche il quarto d’ora di vantaggio, lasciati andare vista l’assenza di uomini di classifica nella fuga.
Via via questo gruppo si sgretola, con Boaro e Tratnik che prendono il largo dagli altri ventisei attaccanti.
Si formano così alcuni gruppetti, dopo che Boaro si stacca in discesa da Tratnik e viene raggiunto da altri sei corridori, mentre il secondo gruppetto arriva fino a 2’ di ritardo.
Sull’ascesa finale del Monte di Ragogna, è O’Connor a partire dal primo gruppetto è a guadagnare su Tratnik, fino a raggiungerlo a 13 km dal traguardo: i due volano nella discesa finale e a poche centinaia di metri è decisivo l’allungo dello sloveno.
La maglia rosa rimane sulle spalle di Almeida, che arriva al traguardo con il resto del gruppo a un quarto d’ora di ritardo.
Il portoghese scatta sull’ultima ascesa e riesce a guadagnare un paio di secondi su Keldermann e il resto dei rivali.
La tappa di domani sarà la più dura del Giro, i 203 km da Bassano del Grappa a Madonna di Campiglio: si affronteranno ben quattro durissime salite, tra cui il Cimone e il Monte Bondone, chi vuole avere velleità di classifica dovrà assolutamente attaccare.