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L'Italia è in finale: battute le Furie Rosse ai rigori, decisivi Donnarumma e l'ultimo rigore segnato da Jorginho

Gli Azzurri vincono ai rigori e rimangono a Londra dove Domenica 11 si giocherà a Wembley la finale del Campionato europeo: dopo 120 minuti di sofferenza con i goal di Chiesa e Morata, decisivo il rigore dell'italo-brasiliano

L'Italia è in finale: battute le Furie Rosse ai rigori, decisivi Donnarumma e l'ultimo rigore segnato da Jorginho
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6 Luglio 2021 - 14.05


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“Ma che musica maestro” il titolo della canzone che cantava Raffaella Carrà uscita nel 1970 e che lo stesso Commissario Tecnico Mancini ha tenuto a citare sui propri profili social per celebrare la vittoria di questa sera che è valsa la finale: nella partita nel segno della cantante scomparsa che ha unito l’Italia e la Spagna, con “Que fantastica esta fiesta” a risuonare a Wembley prima del fischio d’inizio, a vincere sono gli Azzurri ai rigori 4-2 dopo che i tempi regolamentari avevano fissato il risultato sull’1-1.

Dopo un primo tempo a tinte pressoché spagnole con Dani Olmo e Oyarzabal tra i più pericolosi anche per l’intuizione di Luis Enrique: fuori una punta di ruolo e dentro un centrocampista in più che per tutta la partita ha limitato la libertà dei centrocampisti italiani, sopratutto del regista Jorginho, e ha messo in difficoltà la coppia di centrali italiani.
La seconda frazione di gioco prosegue sulla falsariga della prima con la Spagna padrona del possesso capace di mettere in seria apprensione la retroguardia avversaria senza mai colpire, difetto riscontrato anche nelle precedenti partite, sopratutto le prime due del girone, quando i ragazzi dell’ex tecnico del Barcellona costruivano tanto ma finalizzavano poco.
Al minuto 60 però a colpire è a sorpresa la formazione azzurra con Chiesa, poi migliore in campo e al secondo goal nella manifestazione dopo quello che aveva sbloccato il match contro l’Austria agli Ottavi, bravo a crearsi lo spazio per concludere e con il marchio di fabbrica del compagno Insigne, sblocca il match con un tiro a giro.
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Girandola di cambi con Mancini che richiama Immobile in panchina dopo la solita partita di sacrificio del campione campano, inserendo Berardi a fare l’ala destra, Chiesa a sinistra e Insigne “falso nueve”; dall’altra parte la Spagna cambia non affidandosi più allo stesso finto centravanti ma inserendone uno vero, Morata, che ripaga la scelta e a 10 minuti dal termine firma il pareggio dopo gli errori di lettura e di posizionamento della coppia di centrali Bonucci e Chiellini.
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Dall’80° è monologo spagnolo con l’Italia che non riesce ad essere pericolosa, come succede nei due tempi supplementari in cui inizialmente l’unica squadra disposta a rischiare pur di vincere è proprio la Spagna, vicina al raddoppio in qualche occasione in cui Donnarumma si supera mantenendo il risultato invariato, per poi finire come l’Italia un po’ sulle gambe arrendendosi al destino che vuole i calci di rigore.
Nei tiri dagli 11 metri, sopratutto nelle lotterie, come si sa sono necessarie fortuna, esperienza, ma anche freddezza e allenamento: a decidere la parata di Donnarumma al terzo rigore spagnolo, calciato da Morata, con l’Italia sul 3-2, infine la freddezza del rigorista del Chelsea trionfatore di Champions Jorginho, nato ad Imbituba in Brasile, arrivato in Italia a 15 anni a Verona e con un trisavolo di Vicenza, che con calma olimpica guarda fino all’ultimo i movimenti del portiere Unai Simon sulla linea di porta per poi spiazzarlo.
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L’Italia vince la prima partita di sofferenza del proprio cammino europeo anche grazie ad una Spagna ben messa in campo che grazie all’esperienza è stata capace comunque di dominare il gioco nonostante un avversario abituato, seppur solo dall’insediamento del tecnico di Jesi, a tenere il pallino, volando in finale; ora gli italiani possono festeggiare, non solo da Trieste in giù.
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Lotteria dei rigori
Segna Jorginho (4-2)
L’ultimo a calciare è il più esperto: dopo averne sbagliati 3 su 11 in stagione, l’italo-brasiliano non sbaglia il rigore decisivo e spiazza Unai Simon con grandissima freddezza.
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Sbaglia Morata (3-2)
Tira debolmente Morata, Donnarumma rimane fermo fino all’ultimo e si butta sulla sua sinistra respingendo la sfera.
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Segna Bernardeschi (3-2)
Tira forte il carrarino che spedisce il pallone nel sette, Unai Simon dopo aver fatto finta di andare alla sua destra intuisce la direzione e si butta a sinistra ma il tiro è imparabile.
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Segna Thiago (2-2)
Portiere da una parte, palla dall’altra.

Segna Bonucci (2-1)
Unai Simon si butta sempre sulla sua destra, il difensore juventino lo spiazza e di piatto manda la palla dall’altra parte.

Segna Gerard Moreno (1-1)
Tiro che va dal basso verso l’alto, Donnarumma intuisce ma la palla passa sopra la sua mano di richiamo.
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Segna Belotti (1-0)
Tira dove ha tirato il compagno Locatelli il capitano del Torino ma il tiro è troppo potente perché venga parato.
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Sbaglia Dani Olmo (0-0)
Tiro alto dello spagnolo che spedisce il pallone lontano sopra la traversa.
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Sbaglia Locatelli (0-0)
Tira alla destra di Unai Simon il sassuolese ma è rasoterra e non troppo potente, facile preda per il portiere avversario che intuisce l’angolo e blocca la sfera.

La cronaca del secondo tempo supplementare
120′

115′
Riconquista palla l’Italia con Belotti che prima della linea di centrocampo vede lo scatto nella fascia opposta di Berardi tutto solo: prova a servirlo con un filtrante rasoterra ma nel cerchio di centrocampo Laporte, ulitmo uomo spagnolo, di tacco con il corpo girato verso la propria porta intercetta il pallone.

110′
Viene servito con un lob Berardi che si era infilato tra il centrale e il terzino destro spagnoli e conclude in scivolata spedendo la palla sotto la traversa sul secondo palo: goal annullato per netta posizione di fuorigioco del capitano del Sassuolo.

108′

107′


106′
Cominciano gli ultimi 15 minuti addizionali della sfida e prima del fischio d’inizio quinto e penultimo cambio per la Spagna: esce il capitano ammonito Busquets, dentro il centrocampista del Liverpool ex Barcellona e Bayern Monaco Thiago Alcantara.

La cronaca del primo tempo supplementare
105′


101′
Cross di Gerard Moreno pericoloso con Donnarumma che esce e con il pugno anticipa l’intervento di Morata e Bonucci, poi pallone che finisce sui piedi di Olmo che prova la ribattuta ma la retroguardia azzurra si difende e allontana la minaccia.


99′
Calcio di punizione battuto dai 40 metri in zona laterale e pallone che nell’area italiana diventa un flipper: conclude a botta sicura Dani Olmo ma Donnarumma para, poi pallone che finisce a Morata che tenta la conclusione d’esterno data la posizione defilata ma il pallone non prendere il giro e sbatte su Chiellini.

97′
Ammonito Toloi che viene punito per il fallo su Dani Olmo: con una finta di corpo lo spagnolo era andato via sulla sinistra con l’atalantino che viene sorpreso e per rimediare all’errore stende il giocatore del Lipsia.

91′

La cronaca del secondo tempo
90+3′


90+1′
Prova l’imbucata Dani Olmo per Gerard Moreno ma Chiellini in scivolata prende possesso del pallone rischiando però qualcosa con il braccio nel rialzarsi da terra al limite dell’area: l’arbitro non ravvisa alcun tocco proibito volontario.


86′
Girandola di cambi per entrambe le squadre: da una parte Marcos Llorente, tuttocampista dell’Atletico Madrid ed ex Real che con Simeone gioca sia esterno di centrocampo che trequartista, entra al posto del terzin destro Azpilicueta, dall’altra parte fuori gli stanchi Insigne e Barella per Belotti, che farà la punta centrale dopo che il napoletano si è sacrificato, e Locatelli.

84′
Riceve palla Morata nella corsia esterna di destra, l’attaccante tenta il cross ma viene murato, infine vede Gerard Moreno solo al limite dell’area e lo serve: la conclusione dello spagnolo con il sinistro termina a lato.

80′
Goal Spagna:
Dani Olmo al limite dell’area riesce a servire Morata facendo passare la palla tra le gambe di Chiellini, il centravanti juventino al centro delle critiche questa volta non delude e dopo il controllo con il destro conclude rasoterra di sinistro spedendo la palla accanto al palo a pochi passi dalla porta, Donnarumma non ci può arrivare.


79′
Berardi al limite dell’area riceve il pallone e dopo aver danzato sul pallone cercando di eludere il pressing avversario conclude con il collo mancino: pallone sul secondo palo di Unai Simon, il portiere si butta sulla propria destra e blocca il pallone.
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73′
Doppio cambio anche per la squadra momentaneamente in vantaggio: fuori Verratti per Pessina, cambio più offensivo, infine fuori Emerson Palmieri per Toloi con l’atalantino che si posiziona a destra e Di Lorenzo, piede destro naturale, che si sposta sulla fascia opposta in cui ha giocato spesso con la maglia del Napoli e dove avrà a che fare con il mancino capitano del Villareal Moreno.

70′
Doppio cambio voluto da Luis Enrique con Koke, più attento alla fase difensiva che a quella offensiva, che lascia il campo in favore di Rodri, centrocampista con caratteristiche simili a Busquets, infinelascia il campo l’ala mancina che gioca a destra Oyarzabal, dentro il mancino Gerard Moreno.

67′
Ripartenza italiana con Chiesa che abbassa la testa e s’invola per vie centrali, viene spinto fuori dall’area lo juventino costretto a spostarsi in zona laterale: alza la testa il figlio d’arte e vede l’inserimento di Berardi il quale conclude a rete con il destro da posizione defilata, respinge con i piedi Unai Simon.

66′
Il guardalinee ha ravvisato una posizione irregolare del giocatore offensivo spagnolo al momento del colpo di testa, in realtà era regolare la posizione di partenza del giocatore di Luis Enrique.

65′
Cross in area di rigore azzurra, pallone lungo che viene rinviato male di testa da Berardi che consegna il pallone a Jordi Alba: all’altezza del limite dell’area in zona esterna vede l’inserimento di Oyarzabal e lo serve con un lob tra Donnarumma e la lina difensiva avversaria, il giocatore della Real Sociedad di testa spedisce fuori.
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62′
Tempo di cambi per entrambi gli allenatori: da una parte entra Morata al posto di Ferran Torres, in ombra rispetto ai compagni Oyarzabal e sopratutto Dani Olmo, dall’altra entra Berardi dopo aver iniziato le pratiche di riscaldamento già dopo 30 minuti nel primo tempo al posto di Immobile con Insigne che probabilmente si posizionerà centrale.

60′
Goal Italia:
ripartenza Azzurra con Immobile che per vie centrali avanza fino al limite dell’area quando è fermato dalla scivolata di Laporte; pallone che diventa poi preda di Chiesa che controlla il pallone, si sposta dal limite dell’area verso il vertice alto di destra di essa, si ferma, fa finta di andare verso l’esterno liberandosi lo spazio per il tiro e conclude con l’interno destro: palla sul secondo palo e portiere avversario battuto. 
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58′
Ruba palla Busquets a centrocampo a Barella che serve Oyarzabal che dai 20 metri conclude con il mancino: tiro telefonato, Donnarumma immobile s’impadronisce della sfera.

52′
Ripartenza azzurra con Insigne che nel cerchio di centrocampo ha tutto il campo davanti ma è inseguito da Eric Garcia e marcato da Laporte: il numero 10 corre palla al piede fino ai 25 metri dalla porta per poi servire Immobile, il quale gira su se stesso e serve al limite dell’area Chiesa che ci prova con il destro, tiro potente ma rasoterra e centrale, Unai Simon blocca.

51′
Lo stesso Busquets riceve al limite dell’area dopo un’azione corale di ripartenza spagnola e tenta d’interno la conclusione di prima: pallone che si abbassa ma troppo tardi, pallone alto sopra la traversa.

50′
Prima ammonizione del match con Felix Brych che punisce Sergio Busquets, autore di due interventi fallosi già nei primi 45 minuti di gioco, che si guadagana il cartellino per il suo intervento falloso su Immobile.

49′
Spunto di Dani Olmo sulla trequarti che tenta di servire dall’altro in area di rigore Ferran Torres con un fendente che attraversa tuta l’area di rigore ma viene intercettato all’ultimo da Di Lorenzo che manda in angolo il pallone.

48′
Recupera il pallone a centrocampo l’Italia con Jorginho che prova con un lancio a mandare in porta Immobile: l’ex Torino supera Laporte in velocità e s’inserisce tra il basco e Pau Torres: cerca la soluzione con il mancino il bomber azzurro, pallone a lato.
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47′
Sbaglia coi piedi il portiere basco Unai Simon che manda il pallone in zona laterale preda di Insigne che non controlla bene inizialmente ma riesce a guadagnare il calcio d’angolo facendo sbattere il pallone contro un avversario: sul calcio da fermo pallone respinto dalla difesa avversaria.

46′

66% di possesso palla, 353 passaggi riusciti contro i 184 italiani e 5 tiri tentati a dispetto del solo avversario: questi i dati a fine primo tempo della sfida a Wembley con una Spagna padrona del campo protagonista di una fitta rete di passaggi che ha portato a buone occasioni e gli italiani in balìa di un avversario che gode di una maggior esperienza a giocare partite di livello rispetto al gruppo azzurro.
Non sarebbe stato facile e si sapeva ma Luis Enrique sorprende ancor di più i pronostici non schierando una punta di ruolo come Morata o Gerard Moreno ma giocando con il “falso nueve”, con Dani Olmo che si abbassa a centrocampo per partecipare alla costruzione delle azioni offensive; la scelta sembra ripagare con Bonucci e Chiellini apparsi in difficoltà ad anticipare le mosse avversarie e a seguire i movimenti continui degli uomini offensivi avversari.
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Per l’Italia il migliore in campo è il portiere Donnarumma, reattivo nel parare il rigore in movimento di Dani Olmo al minuto 25, mentre Barella è quello che è sembrato meno ingabbiato dal centrocampo spagnolo e quindi libero di svariare, con Jorginho che ha preso le misure degli avversari dopo circa 20 minuti in cui è stato anonimo e Verratti, apparso in difficoltà; per l’attacco né Chiesa né Immobile stanno vincendo i propri duelli con lo juventino che ha davanti l’esperto Jordi Alba e l’ex Scarpa d’Oro ben controllato dal duo centrale avversario.
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C’è forse bisogno di personalità e coraggio per la Nazionale azzurra per cambiare la storia del match e potrebbe essere decisivo Insigne, apparso come il più pimpante del trio d’attacco.

La cronaca del primo tempo
45′

44′
Cambio di gioco dietro la linea del centrocampo di Bonucci per Insigne che controlla il pallone nel vertice di sinistra dell’area di rigore servendo poi l’accorrente Palmieri: il terzino tenta la conclusione che viene deviata da Azpilicueta e s’infrange sulla traversa terminando fuori; il tocco è netto ma l’arbitro Brych non ravvisa e non decreta il calcio d’angolo.
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39′
Busquets nel cerchio di centrocampo serve centralmente Pedri di prima con il giovane compagno al Barcellona che di prima serve dall’altra parte Oyarzabal che con il mancino di prima tenta la conclusione, pallone alto.

36′
Azione travolgente di Emerson Palmieri che da centrocampo nella sua fascia di competenza s’invola verso l’area di rigore avversaria servito da Insigne: il laterale mancino a pochi passi dall’area di rigore viene fermato da Busquets che interrompe un’azione potenzialmente pericolosa dato che Chiesa a destra e Insigne a sinistra erano liberi di ricevere il pallone.

33′
Avanza Dani Olmo dalla trequarti affrontando Chiellini con alla sinistra del centrale livornese tutto solo Oyarzabal, ma il fantasista ex Dinamo Zagabria e Barcellona tenta la conclusione dai 20 metri: pallone alto.

30′
Intanto Mancini ha mandato a scaldarsi Berardi che, chiamato dallo stesso Commissario tecnico, sembra in procinto di entrare prima della fine della prima frazione di gioco.

25′
Lancio di Donnarumma per Immobile che viene anticipato dando il via alla folata offensiva spagnola: Busquets serve nella zona destra dell’area di rigore italiana Oyarzabal che serve subito centralmente Dani Olmo che con il destro, in un rigore in movimento, conclude a rete ma Donnarumma è reattivo e devìa.

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21′
Lungo filtrante di Insigne all’altezza della linea di metà campo sulla corsa per Emerson Palmieri, il terzino ex Roma e Palermo supera in velocità il compagno di club Azpilicueta anticipa l’uscita in zona laterale di Unai Simon servendo al limite dell’area posizionato centralmente Immobile: il bomber laziale controlla e cerca di trovare spazio per il tiro per poi servire Barella con la conclusione di quest’ultimo ribattuta dalla folta schiera di spagnoli accorsi nella propria area.


18′

15′
Prima conclusione della Spagna dopo il prolungato possesso della palla: sbagliano in fase di costruzione gli Azzurri, Ferran Torres supera in dribbling Jorginho e tenta la conclusione rasoterra dai 15 metri, pallone a lato.
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12′
Imbucata di Ferran Torres per Oyarzabal solo al centro dell’area e tenuto in gioco da Emerson Palmieri: all’altezza del dischetto lo spagnolo controlla male e il terzino del Chelsea può prendere possesso del pallone.

10′
Dopo un inizio scoppiettante degli Azzurri la Spagna sta trovando le misure e con il fraseggio cerca di avvicinarsi alla porta di Donnarumma: Oyarzabal in area cerca di colpire con il mancino ma il tiro/cross basso del basco è respinto da Bonucci.

4′
Barella riceve il pallone sulla corsa da Emerson Palmieri che lo serve con qualche secondo di ritardo: il sardo parte oltre la linea dei difensori e termina in fuorigioco; prima della bandierina alzata c’è stato tempo per l’interista di andare alla conclusione concludendo però sul palo.

1′
Fischio d’inizio

Le formazioni

Italia (4-3-3): Donnarumma, Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson (dal 74′ Toloi); Barella (dal 86′ Locatelli), Jorginho, Verratti (dal 74′ Pessina); Chiesa (dal 108′ Bernardeschi), Immobile (dal 62′ Berardi), Insigne (dal 86′ Belotti).

A disposizione: Sirigu, Meret, Acerbi, Bastoni, Toloi, Florenzi, Locatelli, Pessina, Cristante, Bernardeschi, Berardi, Belotti.
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Spagna (4-3-3): Unai Simon, Azpilicueta (dal 86′ Llorente), Laporte, Eric Garcia (dal 110′ Pau Torres), Jordi Alba; Koke (dal 70′ Rodri), Busquets (dal 106′ Thiago), Pedri; Ferran Torres (dal 63′ Morata), Oyarzabal (dal 70′ Gerard Moreno), Dani Olmo. Ct: Luis Enrique.

A disposizione: De Gea, Sanchez, D. Llorente, Garcia, Gaya, Thiago Alcantara, M.. Llorente, Rodri, Fabian Ruiz, Traorè, Moreno, Morata.

Il pre-partita
Italia-Spagna è una classica delle sfide europee, una sfida che negli ultimi anni è sempre stata decisiva e ci ha fatto ridere e piangere.

Gli azzurri arrivano da un cammino esaltante, fatto di sole vittorie: Turchia, Svizzera e Galles nel girone e Austria e Belgio nelle sfide ad eliminazione diretta.

La Spagna è partita tra le critiche: i due pareggi iniziali nel girone contro la Svezia e la Polonia facevano temere per una eliminazione precoce.
Poi la svolta: il pokerissimo alla Slovacchia, il passaggio del turno ai supplementari contro la Croazia e ai rigori contro la Svizzera.

 

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