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Antonio Conte nella Hall of fame del calcio italiano: "Dobbiamo andare ai Mondiali"

L'allenatore del Tottenham, Antonio Conte, ha vinto tanto nella sua carriera, sia da allenatore che da calciatore: "Ho avuto la fortuna e la bravura di vincere tutto. L'Italia di Mancini ha la forza per andare ai Mondiali"

Antonio Conte nella Hall of fame del calcio italiano: "Dobbiamo andare ai Mondiali"
Antonio Conte
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22 Marzo 2022 - 22.30


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Antonio Conte è ufficialmente nella Hall of fame del calcio italiano e incoraggia gli azzurri per gli spareggi dei mondiali. “Sicuramente non siamo stati fortunati, sia nel girone che nel sorteggio. Però siamo l’Italia e sappiamo benissimo cosa fare, siamo noi i campioni d’Europa, non dimentichiamolo – il messaggio dell’ex ct della Nazionale -. Certo, non sarà semplice, perché le due squadre più forti tra quelle finite ai play off sono proprio Italia e Portogallo, però ritengo che abbiamo le carte in regola. Dobbiamo andare ai Mondiali”.

Conte dopo Sacchi, Trapattoni, Lippi e Mancini, è il quinto ex ct azzurro ad entrare nella categoria `Allenatore´ della Hall of Fame. “Per me – le parole di Conte – questo premio è sicuramente motivo di orgoglio, una grande soddisfazione. Significa affiancare personaggi che hanno fatto la storia del nostro calcio”.

Cinque scudetti vinti, oltre ai trofei internazionali come Coppa UEFA, la Champions League e la Coppa Intertoto, vicecampione del mondo nel 1994 e vicecampione d’Europa nel 2000 con la maglia azzurra la sua carriera da calciatore. Nelle vesti di allenatore ha raggiunto due promozioni in serie A sulla panchina del Bari e su quella del Siena, con la Juve tra il 2011 e il 2014 si è confermato campione d’Italia per tre stagioni consecutive, oltre ad avere vinto due Supercoppe italiane; quindi con il Chelsea ha trionfato nella Premier League e nella FA Cup e con l’Inter si è laureato campione d’Italia.

Nei due anni da citti’ sulla panchina azzurra ha guidato l’Italia ai quarti di finale degli europei 2016. “Penso – spiega Conte – che alla fine il riconoscimento sia stato dato considerando entrambe le mie carriere, sia quella di calciatore che quella da allenatore, anche perché in tutti e due i casi ho avuto un percorso importante, con la fortuna e la bravura di vincere praticamente tutto quello che c’era da vincere. Purtroppo è mancato solo qualcosa con la Nazionale, considerando che sono stato vice campione del mondo e d’Europa. Da allenatore sto cercando di ripercorrere lo stesso percorso importante”. Ed è proprio la maglia azzurra indossata a Usa ’94 con il numero 15 sulle spalle il cimelio che l’ex citti’ ha consegnato al Museo del Calcio

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