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Roland Garros: Berrettini esce con onore. Djokovic sfiderà Nadal

Dopo Musetti, il numero 1 al mondo, detentore del trofeo, sconfigge anche il romano in quattro set e in semifinale troverà Nadal.

Roland Garros: Berrettini esce con onore. Djokovic sfiderà Nadal
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10 Giugno 2021 - 14.24


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Ha lottato per quasi tre ore e mezza, ma alla fine ha ceduto in quattro set (6-3, 6-2, 6-7(5/7), 7-5) alla classe superiore di Novak Djokovic: parliamo dell’italiano Matteo Berrettini, che così spalanca le porte della semifinale del Roland Garros al numero 1 del mondo, che si troverà davanti Rafa Nadal.
Lo spagnolo, detentore del trofeo, ha battuto in quattro set e 2h45′ di gioco Diego Schwartzman (6-3, 4-6, 6-4, 6-0). lasciando un set all’argentino dopo averne vinti 36 di fila a Parigi.
L’azzurro ha perso i primi due, pur non sfigurando, per poi riaprire la sfida nel terzo grazie al tiebreak, fino a cedere nel quinto, quando Djokovic ha avuto tre match point ed ha chiuso l’incontro. Hanno pesato i ben 51 errori non forzati dell’italiano, contro appena 19 dell’avversario.
Spetta a Djokovic il primo turno di battuta. Berrettini si guadagna subito un paio di palle break grazie alla risposta di rovescio, ma il n.1 si salva e, nel quarto game, è lui a strappare il servizio al romano, salendo sul 3-1. Berrettini non gioca male e porta sempre Djokovic ai vantaggi nei propri turni, ma non basta ed in 45′ si ritrova sotto 5-2. Tiene il servizio, ma lo stesso fa Nole ed il set termina 6-3.
Equilibrato l’avvio del secondo fino al 2-2, ma nel quinto game arriva il secondo break di Djokovic che scappa sul 3-2 con la battuta a disposizione. Poi, strappa di nuovo il servizio a Berrettini, sfruttandone anche l’ennesimo errore non forzato. Con un paio di colpi che spazzolano le righe, più il sesto ace dell’incontro il 6-2 per il serbo è servito in appena 36 minuti.
Il terzo set comincia come i primi due. Quando tocca a lui servire Djokovic è incontenibile, ma Berrettini non cede, gioca il tennis migliore dell’incontro e resta attaccato all’avversario. Così si arriva al tiebreak, che Berrettini si aggiudica 7-5, anche grazie a due aces che portano il suo totale a nove (alla fine saranno 11).
Le certezze di Djokovic si incrinano ed in apertura di quarto set compie il primo doppio fallo. Sul 3-2 per il serbo, intorno alla 23, l’incontro è sospeso. Scatta il coprifuoco ed il pubblico deve uscire dallo Chatrier, anche se a malincuore.
I giocatori tornano in campo dopo un quarto d’ora, col servizio a Berrettini. Prosegue l’equilibrio fino al 5 pari. Djokovic tiene ancora il servizio e poi ottiene il break che lo lancia in semifinale.
Nel tabellone femminile la greca Maria Sakkari e la ceca Barbora Krejcikova sono le altre due semifinaliste del torneo femminile al Roland Garros. Contro i pronostici, l’ellenica ha eliminato la detentrice del titolo, la giovane polacca Iga Swiatek, n.9 al mondo, imponendosi in due set (6-4, 6-4). La ceca ha invece sconfitto la 17enne statunitense Cori Gauff (7-6, 6-3).
L’altra semifinale vedrà opposte la russa Anastasia Pavlyuchenkova e la slovena Tamara Zidansek: per la prima volta nell’era Open nelle semifinali del secondo slam stagionale non è impegnata nessuna delle top 10 del ranking Wta.
Berrettini analizza così il match contro Djokovic: “Credo di aver giocato un grandissimo tennis, soprattutto nel corso del primo set. Ho mancato la palla per il contro break e per servire con le palle nuove. Poi nel secondo sono calato, ma nel terzo e quarto credo di aver giocato al suo livello. Il rammarico c’è, soprattutto per la pausa del terzo set. Quando sono rientrato in campo le gambe erano dure come il marmo e alla fine lui ha meritato di vincere. La differenza tra di noi è stata una manciata di punti. Nei game in cui ho subito il break ho quasi sempre avuto la palla game. La differenza tra me e lui è che Nole è abituato a giocare quarti Slam, io invece ero solo al secondo”. Poi aggiunge: “Rispetto al 2019 credo di giocare molto meglio; sono migliorato in tante cose e l’urlo che ha fatto a fine match testimonia questa mia crescita. Rispetto al match giocato a novembre al Masters, questa volta sono stato in partita dall’inizio alla fine, per quasi 3 ore e mezza”.
Da segnalare, pertanto, un brutto episodio che ha suscitato l’indignazione di molti, tra cui quella dei telecronisti Sky: “Dopo un gran punto ottenuto da Berrettini nel primo set, Djokovic ha infatti sputato a terra, arrabbiato per non essere riuscito a sfruttare l’opportunità di chiudere il game. Il serbo stava conducendo il gioco 40-30, mentre il risultato momentaneo del match sul tabellone segnava 3-1 in favore del numero uno ATP. Berrettini è riuscito a neutralizzare una palla corta di Djokovic, spendendo la pallina sulla linea di fondocampo. Una giocata che ha fatto imbestialire Novak Djokovic, che ha sputato proprio nella direzione in cui l’avversario aveva appena centrato un punto fondamentale.”
Lo sputo è stato seguito da una serie di comportamenti irrispettosi nei confronti dell’avversario. Dopo aver simulato il lancio della racchetta verso gli spalti, Djokovic ha iniziato a sbraitare, concludendo la “scenata” con una serie di calci sferrati al tabellone. Nessuno di questi comportamenti è stato ritenuto rilevante dall’arbitro, che non ha sanzionato le infantili gesta del tennista serbo. In seguito a una sofferta vittoria, Djokovic si è lasciato andare a un grido di vittoria prolungato in direzione del suo angolo, contornata da una espressione sollevata. Tutto questo, prima del saluto all’avversario Berrettini, al quale Djokovic ha dedicato applausi all’uscita del campo: resta il dubbio, però, se il tributo a Berrettini fosse avvenuto anche in caso di sconfitta, con i comportamenti precedenti che però lasciano intendere ben altro.
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