Playoff di Serie B: il Lecce pareggia il ritorno e fallisce l'immediato ritorno in A, Venezia in finale | Globalsport
Top

Playoff di Serie B: il Lecce pareggia il ritorno e fallisce l'immediato ritorno in A, Venezia in finale

Nel ritorno della prima semifinale di playoff il Lecce pareggia in casa e in virtù della sconfitta all'andata lascia che sia la squadra della laguna a contendersi la A contro una tra Monza e Cittadella.

Playoff di Serie B: il Lecce pareggia il ritorno e fallisce l'immediato ritorno in A, Venezia in finale
Preroll

Globalsport Modifica articolo

20 Maggio 2021 - 21.30


ATF

La partita– Il Lecce fallisce il tentativo di risalire subito in massima serie dopo la retrocessione con Liverani l’anno scorso ed esce alle semifinali dei Playoff per mano del Venezia di Paolo Zanetti che pareggia oggi al Via del Mare e conquista la possibilità di conquistare la massima serie dopo 19 anni in finale contro la vincentre tra Monza e Cittadella, in campo alle 20:45 con il 3-0 della squadra ospite maturato all’andata.
Il Lecce, nei piani altissimi della classifica per buona parte della stagione anche grazie alla pro, aveva terminato il campionato al 4° posto con 62 punti, 3 in più rispetto alla società lagunare arrivata 5a conquistando la semifinale playoff vincendo 3 a 2 contro il Chievo ai quarti, ma non è riuscita nella parte finale di stagione a confermarsi, totalizzando nelle ultime 6 partite la miseria di 4 punti, cinque in meno rispetto all’avversario odierno che ha avuto in stagione un periodo in cui è stata tra le regine del campionato per poi cedere un po’ con il sosseguirsi dei mesi.
Lecce-Venezia doveva essere soprattutto la sfida tra bomber: da una parte Massimo Coda, capocannoniere della stagione regolare con 22 reti, dall’altra l’ex Juve Stabia Francesco Forte, autore invece di 12 goal ma che ha messo in maniera indelebile la propria firma nel doppio incontro grazie al suo goal all’andata al Penzo.
Proprio per il risultato di Lunedì è il Lecce che deve e fa la partita: nel primo tempo numerose occasioni per i giallorossi con Maggio al 22° con Maleh che devia e Pettinari al 37° rischiano di far male, anche se nell’occasione più pericolosa il Lecce non è protagonista attivo perché al minuto 36 devia male Maenpaa con il pallone che sbatte sul proprio compagno Molinaro ma la traversa salva la squadra del tecnico ex Ascoli.
Sul finire del primo tempo l’episodio che cambia il match: contatto tra Ceccaroni e Maggio giudicato irregolare dopo un check del Var, Irrati comanda il tiro dal dischetto e l’ex Primavera Torino Mattia Aramu con il mancino non sbaglia segnando il goal numero 10 del suo campionato, proteste vibranti dalle tribune con il presidente del Lecce affatto d’accordo.
Immagine
Nel secondo tempo Corini prova a cambiare le cose inserendo Mancosu e nonostante i ritmi più bassi, la squadra di casa riesce a trovare il goal con Pettinari che a porta vuota, servito da Lucioni dopo un tiro respinto di Coda, riporta il risultato parziale in parità; Immagine
il Venezia però non si scompone ma prova con ripartenze ordinate a far male all’avversario, che va vicino al raddoppio al minuto 76 con Maggio che calcia male un rigore in movimento su suggerimento di Mancosu.
Passano 3 minuti e la storia della partita può cambiare radicalmente: calcio di rigore comandato a favore dei salentini, s’incarica della battuta il numero 8, capace di segnare 14 goal l’anno scorso in A e con 50 il centrocampista più prolifico della storia leccese, ma calcia alto.
Immagine
Gli ultimi minuti sono un assedio Lecce con Corini che tenta il tutto per tutto inserendo Rodriguez e Paganini per trovare la via della rete, andandoci vicino allo scadere quando prima al minuto 92 Tachtsidis effettua un traversone con la palla che attraversa tutta l’area di rigore avversaria senza essere toccata da nessun compagno poi 2 minuti dopo quando solo l’uscita del portiere nazionale finlandese evita che qualche compagno di Paganini si fiondi sulla sua sponda in area.
Al Via del Mare il risultato termina in parità, non nel computo dei giocatori in campo perché poco prima del triplice fischio l’ex Castilla Rodriguez viene espulso per proteste, e a giocarsi la finale dei playoff sarà il Venezia, 11° l’anno scorso ma sopratutto retrocesso due anni fa e successivamente ripescato, che ci andò vicino nella stagione 2017/2018 con Pippo Inzaghi in panchina quando perse in semifinale contro un’altra grande del calcio del sud, il Palermo.

A fine partita i due tecnici sono stati d’accordo nel decretare la squadra migliore, con Zanetti che ha riconosciuto come gli avversari fossero stati superiori ricordando però che gli obbiettivi a inizio stagione delle due squadre fossero all’opposto, mentre Corini ha ricordato che per un periodo la sua squadra sembrava la vice-regina del campionato ma le sconfitte negli ultimi mesi hanno forse minato la fiducia dei suoi ragazzi, apparsi fino a quel momento capaci comunque di esprimere un buon gioco.

Le formazioni
Immagine Immagine

Native

Articoli correlati