Anche se può sembrare il contrario, è inevitabile che il pensiero possa cascarci: Conte non vuole darlo a vedere, ma l’obiettivo scudetto è una realtà sempre più palpabile in casa Inter.
La vittoria sull’Atalanta ha rafforzato maggiormente questa convinzione e perfino l’atteggiamento con cui la Dea si è approcciata alla partita, snaturando la sua indole offensiva, ha dimostrato quanto l’Inter fosse un avversario alquanto temibile.
Dopo aver collezionato 18 punti in 9 gare, i nerazzurri dominano anche la classifica degli scontri diretti: nell’arco di un mese e mezzo hanno battuto Juventus, Lazio, Milan e Atalanta senza subire nemmeno un gol, e tutto ciò non è accaduto senz’altro per puro caso.
Conte è stato sicuramente molto abile nel trasmettere ai propri giocatori le sue “leggi” fondamentali ed emerge come, oltre al gioco espresso, la squadra dimostri una profonda attitudine alla sofferenza e alla cooperazione anche nei momenti più difficili.
Lukaku, Barella, Brozovic, Lautaro, sono solo alcuni dei protagonisti che stanno portando avanti al meglio il sogno interista, anche se all’appello manca una pedina importante sulla quale Conte aveva senz’altro riposto le sue speranze più intime: si tratta di Vidal, giocatore voluto da lui fortemente ma che, al momento, non riesce ad esprimersi al meglio, per la gioia (si fa per dire) di Eriksen che così sta pian piano guadagnando terreno prezioso.
In attesa del Vidal di un tempo, quello dei fasti juventini e non solo, l’ambiente nerazzurro si gode questo momento di auge tanto atteso, dopo la stagione un po’ altalenante dello scorso anno, consapevole che la sua avversaria più temuta (la Juventus) non sta seguendo proprio esattamente le orme della passata stagione: Conte e compagni sapranno approfittarne?
