2021, partenza sparata. Senza Papu | Globalsport
Top

2021, partenza sparata. Senza Papu

Serie A senza tregua: tre partite in una settimana. Con Papu Gomez alla finestra

2021, partenza sparata. Senza Papu
Preroll

Globalsport Modifica articolo

2 Gennaio 2021 - 20.56


ATF

Sarà per via delle brutta reputazione del suo predecessore, ma il 2021 parte subito sparato: calendario serratissimo, vacanze (poche) alle spalle, una sequenza micidiale domenica-mercoledì-domenica. La quindicesima giornata presenta un programma d’altri tempi: si giocheranno ben 7 partite in contemporanea. Il calendario zeppo non consente il solito spezzatino, dunque le televisioni devono accontentarsi di riempire il palinsesto in un’unica giornata, con un anticipo per pranzo, un posticipo per merenda e uno per cena.

 

La somma dei punti delle contendenti riserva una gerarchia sorprendente: l’incontro di cartello, infatti, sarà quello che oppone due grandi rivelazioni del campionato. A Benevento i sanniti, forti dei loro 18 punti in classifica, si concederanno una serata di gala, ospitando il Milan capolista, imbattuto da secoli e ulteriormente ringalluzzito dalla vittoria ottenuta nel match prenatalizio contro la Lazio, al termine di una partita scatenata, piena di emozioni. Il Milan recupera Kessié e Kjaer ma perde il supereroe Hernandez, squalificato. Inzaghi affronterà la sua ex squadra senza Maggio e senza niente da perdere, cercando l’impresa: quando una squadra non perde mai c’è sempre una motivazione extra in chi la affronta.

 

A proposito di rivelazioni, a Bergamo si affrontano Atalanta e Sassuolo. Gli orobici non sono certo una sorpresa ma sfido chiunque a sostenere di aver previsto che questa gara fosse una sorta di spareggio per la zona Champions. Merito di De Zerbi, che tiene i suoi sempre in tiro: dopo qualche titubanza seguita alla sconfitta interna con il Milan gli emiliani hanno ripreso a macinare punti, passando con autorità nella Genova blucerchiata. L’Atalanta, viceversa, si è impappinata quando sembrava aver ripreso vigore, facendosi raggiungere sul 2-2 dal Bologna. Sempre alle prese con la questione Papu, i bergamaschi si preparano, pare, a un considerevole rimpasto di mercato. Intanto godono di ottima salute e puntano al successo che vale doppio contro una diretta concorrente per l’alta classifica.

 

Roma-Sampdoria è una rimpatriata tra amici: Ranieri è sempre benvoluto dalle parti di Trigoria. Fonseca, alle prese con qualche defezione, spera di continuare il trend di inizio campionato, che ha visto i giallorossi risolvere con una certa facilità gli impegni contro squadre di livello inferiore, per provare a fare meglio, poi, contro avversarie dirette nella corsa all’Europa. Assenti Mirante, Spinazzola, Pedro, Fazio da una parte, e Keita, che suscita ricordi sgradevoli per i suoi trascorsi biancocelesti, resterà anche lui a casa. In settimana ha tenuto banco, con spazio francamente esagerato, la vita privata di Zaniolo, con le prime pagine dedicate a cose che con il calcio non hanno niente a che vedere. Si torni a far parlare il campo (Zaniolo, purtroppo, dovrà continuare ad aspettare con pazienza).

 

L’Inter nel match dell’ora di pranzo riceve il Crotone, in quella che sembrerebbe una passeggiata per smaltire il panettone. Attenzione, però, a non sottovalutare i calabresi, che battendo il Parma con una doppietta dell’ottimo Messias si sono rimessi in corsa per lottare per la salvezza. Conte cerca l’ottava vittoria consecutiva e prova a dimenticare i brutti segnali ricevuti in settimana: la società non intende investire ulteriormente nel mercato di gennaio e non ritiene che lo scudetto sia una priorità ma esige la qualificazione in Champions. Calcio come business, prima di tutto: i ricavi della Coppa valgono più del trofeo che manca da tanto tempo.

 

D’altronde lo vince sempre la Juventus, che riceve l’Udinese del prode De Paul, nel posticipo serale. Juventini attesi a una verifica dopo la bastonata ricevuta in casa ad opera della Fiorentina. Mancherà l’ex Cuadrado, mentre l’Udinese dovrà fare a meno di Becao e del solido Nuitinck. Partita con motivazioni super per l’ottimo Roberto Pereyra, ex pericoloso, ma certo il pronostico è chiuso.

 

Il Napoli, imprecando per la dabbenaggine di Osimhen, che si è beccato il Covid in un festone nigeriano senza mascherine, farà visita al Cagliari. Trasferta insidiosissima, viste le condizioni dei partenopei nelle ultime uscite. Napoli senza Koulibaly e Mertens, Cagliari senza l’ex Rog e con il ritorno di Nainggolan, ancora non utilizzabile nella circostanza.

 

La Lazio cercherà di rialzarsi dopo la caduta di Milano facendo visita al Genoa. Esordio in panchina per l’ex Ballardini, al quarto ritorno in Liguria. Con lui, che in biancoceleste vinse la Supercoppa italiana a Pechino contro Mourinho, altri ex antichi e recenti: Behrami, Pandev (assente) e Badelj. Immobile e compagni non hanno scelta: vincere per non perdere contatto dalla zona Champions, con il derby che si avvicina e che è sempre uno spartiacque della stagione. A casa Correa e Fares, rientreranno Acerbi, Leiva e Caicedo, sogno di mercato della Fiorentina.

 

Spezia-Verona sarà un bel confronto tra due tecnici emergenti: Italiano sfida Juric e spera che Nzola continui a fare la differenza. Il Verona è alle prese con le lusinghe di mercato: Zaccagni e Silvestri i più corteggiati.
A Firenze derby dell’Appennino, con il Bologna dell’ex Mihajlovic. Per i viola è un’occasione per dare continuità alla trionfale trasferta in casa juventina. Assente Biraghi tra i viola, torna Orsolini dal primo minuto con i felsinei.

 

Chiude il programma Parma-Torino, con Giampaolo che incassa la fiducia della società e si gode il buon pareggio del San Paolo. Il Parma, persa la gara a Crotone, pensa a intervenire sul mercato per non rischiare di finire nel vortice della zona bassa. Comunque vada, mercoledì si rigioca.

 

 

 

Native

Articoli correlati