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Striscione fascista pro-Reina: la protesta dei tifosi della Lazio

L'ennesima provocazione non è andata giù all'associazione Lazio e Libertà che è nata per combattere lo stereotipo laziale uguale fascista: "Siamo indignati da questa strumentalizzazione"

Striscione fascista pro-Reina: la protesta dei tifosi della Lazio
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29 Agosto 2020 - 13.02


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Laziale uguale fascista. Un’etichetta che va stretta e che indigna la stragrande maggioranza della tifoseria biancocelesti ma purtroppo le gesta di una minoranza organizzata e politicamente usata dai gruppi neo-fascisti che non fanno altro che alimentare lo stereotipo, in questo generosamente aiutati da gran parte della stampa che ha il vezzo di amplificare gli atti fascisti attribuiti agli ultras laziali e nello stesso tempo nascondere e sminuire le stesse vergogne se fatte da altre tifoserie.
Anche per questo, su spinta del produttore televisivo e sceneggiatore Gianandrea Pecorelli nei mesi scorsi è nata l’associazione Lazio e Libertà che sta riunendo i tantissimi supporter biancocelesti che nulla hanno e vogliono avere a che fare con il fascismo e che, più in generale, si battono perché la Lazio sia liberata da questa infamante etichetta e, anche, da qualsiasi strumentalizzazione politica, perché la Lazio è un ente morale che è di tutti i tifosi.

Così dopo lo striscione fascista per Pepe Reina, che in Spagna aveva manifestato simpatie per gli estremisti di destra e nostalgici del dittatore Francisco Franco di Vox, è arrivata puntuale la provocazione nei nostalgici fascisti che usano la Lazio per fare politica.
Dall’associazione Lazio e Libertà – che ha Riccardo Cucchi tra i soci onorari – è arrivata una presa di posizione di condanna.

È stato scritto in un comunicato: “L’esposizione dello striscione fascista Saluti romani camerata Reina apparso nelle ultime ore a Roma e rivolto al neo acquisto in casa biancocelesti, il portiere spagnolo Pepe Reina, ci indigna e ci impone una riflessione.
Come tifosi e appassionati della Lazio ci siamo sentiti molto feriti osservare quali commenti abbia suscitato l’arrivo di questo giocatore già noto al calcio italiano avendo militato in squadre importanti come Napoli e Milan.

Emerge ancora una volta come lo stereotipo della Lazio identificata come squadra e tifoseria di fascisti necessita una forte presa di posizione per salvaguardare il prestigio della Polisportiva e della sua gente.

Ancora più grave è che alcuni pseudo tifosi intendano tirare per la giacchetta Pepe Reina  per rendere funzionale la sua figura al tentativo di sfruttare la Lazio per fare del becero proselitismo politico.

La stragrande maggioranza dei tifosi della Lazio non ha nulla a che fare con il fascismo e con le nostalgie di una dittatura già condannata definitivamente dalla storia.  Siamo sicuri che il popolo laziale saprà dissociarsi da questo striscione mentre a Pepe Reina rivolgiamo il nostro  benvenuto fiduciosi che sul campo e fuori dal campo saprà rappresentare degnamente la nostra Lazio senza farsi strumentalizzare da nessuno.
La Lazio è di tutti
Il Direttivo dell’Associazione Lazio e Libertà”.

Altre voci si solleveranno? Speriamo di sì.

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