Oggi ai microfoni di Radio Style Channel, Marco Parolo – centrocampista biancoceleste – ha parlato dell’emergenza Covid-19 che ha ormai interessato un po’ tutti gli ambiti colpendo anche quello calcistico in modo siginificativo:
“All’inizio la gente vorrà ripartire al massimo, ma aver avuto più tempo a casa porterà a delle riflessioni nel futuro: spero che tutti riusciranno a trarre vantaggio da questo periodo di quarantena.
Nella vita di tutti i giorni si perdono di vista tanti dettagli portando spesso il proprio corpo ad un sovraccarico.
Ogni faccenda negativa può avere un risvolto positivo, dobbiamo concentrarci proprio sugli aspetti positivi altrimenti non si riuscirà a ripartire”.
Ha proseguito l’intervista ammettendo in tutta franchezzi di sentire la mancanza della quotidianità con i compagni di squadra e delle sessioni di allenamento, svelando qualche chicca sul suo amico, Ciro Immobile ed il suo rapporto con i videogames:
“Mi manca molto lo spirito della competizione, la partitella in allenamento e la voglia di sfidarci quotidianamente.
È sempre bello vincere e giocare la domenica, ma la cosa che mi manca di più è appunto la sfida quotidiana e la voglia di dimostrare ogni giorno qualcosa.
Vogliamo tornare il più presto a tutto questo. Ho seguito Immobile alla guida nel GP virtuale in Cina, lui è molto avanti rispetto a me nel gaming.
Ma ci confrontiamo spesso sulla Formula 1, alla playstation lui è più forte rispetto a me, ma a livello di conoscenze magari sono più avanti io”
Parolo ha anche accennato al suo memorabile Poker di quattro anni fa, durante un Pescara – Lazio finito poi 2 – 6:
“A casa ho solo un pallone della Serie A, ed è quello che risale al poker segnato al Pescara nella stagione 2016/17.”
Ha infine raccontato il suo rapporto idilliaco con i tifosi biancocelesti, e della fantastica stagione condotta dai ragazzi di Simone Inzaghi fino allo stop causato dalla pandemia:
C’è tanta voglia di ripartire nello spogliatoio, ci stiamo allenando intensamente e non vogliamo lasciare nulla d’intentato.
Si era creata una grande sinergia tra noi ed i nostri tifosi, grazie a loro eravamo sempre in vantaggio. C’era quell’atmosfera che ti faceva capire sin dall’inizio che non ci sarebbe stato scampo per gli avversari, nessuna tifoseria riesce a creare questo meglio della tifoseria laziale che, anche in trasferta, riesce ad essere molto presente”.