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Ipotesi di una ripresa del campionato: il punto della situazione

Analisi del contesto attuale di Serie A per l'eventuale ripresa delle partite calcistiche e delle singole squadre

Ipotesi di una ripresa del campionato: il punto della situazione
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12 Aprile 2020 - 22.05


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di Maria Sara Pagano 

In questa giornata di Pasqua, in un periodo in cui il campionato è fermo a causa del coronavirus, occorre fare un punto della situazione sulle varie ipotesi che si stanno delineando per una possibile ripresa dei giochi.

“Non metteremo in pericolo nessuna vita umana per una partita o un campionato. Meglio aspettare che correre dei rischi”, le parole del presidente della Fifa Gianni Infantino alcun giorni fa.

Il Governo ha confermato il periodo di lockdown fino al 3 maggio e il Ministro dello Sport Spadafora ha chiesto di riprendere gli allenamenti non prima del 4 maggio. Alcune squadre stanno facendo pressione su Federazioni e istituzioni perché i club possano tornare sui campi d’erba prima di quella data.

Un problema ulteriore da affrontare è quello dei ritorni dei giocatori dai loro paesi di origine: al rientro in Italia gli atleti saranno costretti a due settimane di isolamento. La Juventus ha otto persone che devono ancora ritornare, tra questi Douglas Costa, Higuain, Ronaldo, Pjanic e Khedira. Quattro di questo gruppo bianconero si trovano in Sudamerica e potrebbero avere maggiori difficoltà a rientrare a Torino. Inoltre tre tesserati sono risultati positivi al Covid19: Dybala, Matuidi e Rugani.

L’inter ha fatto rientrare nomi insostituibili per la corsa allo scudetto: Lukaku, Brozovic, Handanovic, Eriksen, Moses, Young e Guarin che tornerà lunedì.

Lazio e Napoli, auspicando tempi brevi di stop, hanno voluto che i giocatori stranieri restassero in Italia. Altri team che si trovano tutta la rosa a disposizione sono: Atalanta, Roma e Torino.

Situazioni diverse e punti di vista differenti per chi pensa ad una ripartenza di campionato per fine maggio: “Per il momento, nessuno sta pensando a quando si ricomincerà, la cosa importante è la salute. Bisogna stare molto attenti perché questo virus è una cosa molta delicata. Speriamo che la situazione possa migliorare, però ci vorrà tempo”, ha dichiarato il vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti ai media sudamericani. Altobelli invece ha recentemente sostenuto che se si può giocare, si deve fare.

Il presidente della Lega Serie B Mauro Balata ha espresso che si ripartirà solo quando le autorità, il governo e le istituzioni sanitarie diranno che è possibile.

Infine rimane aperto il dibattito tra l’Associazione Italiana Calciatori e la Lega calcistica per il taglio degli stipendi. Il vice presidente dell’Associazione Calciatori Umberto Calcagno ha chiarito il suo punto di vista ai microfoni di Radio 1: “Sarebbe un peccato se, avendo la possibilità se mai l’epidemia ce lo permettesse, di non riuscire a portare a termine la stagione. Tutti i tecnicismi, come ha indicato la FIFA, sono superabili, tornare a giocare vorrebbe dire essere usciti dalla fase più critica del nostro Paese e il calcio potrebbe dare una mano al ritorno alla normalità regalando qualche sorriso”.

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