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Milan convocato dall'Uefa, Fassone: "Giudichino i fatti, non le congetture"

Alle 9 di questa mattina i dirigenti del Milan sono stati convocati a Nyon per discutere della situazione finanziaria. Si teme l'esclusione dalle Coppe europee

Milan convocato dall'Uefa, Fassone: "Giudichino i fatti, non le congetture"
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19 Giugno 2018 - 14.59


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Alle 9 di questa mattina, il Milan si è trovato in Svizzera, a Nyon per l’udienza davanti alla Camera giudicante della Uefa. I dirigenti rossoneri, per circa due ore, hanno difeso la posizione del club nel tentativo di evitare la sensazione più temuta: l’esclusione dalle coppe europee. Tale ipotesi è stata paventata dalla Camera investigativa che nei mesi scorsi ha già negato per ben due volte al Milan il Settlement Agreement rinviando il caso a quella giudicante.
“Speriamo vengano valutati fatti certi e non congetture”. Così l’ad del Milan, Marco Fassone, dopo l’udienza alla Camera giudicante della Uefa, in cui il club si è difeso senza mettere sul tavolo l’eventuale ingresso di un nuovo socio. “Ci sono sviluppi? Non posso dirlo, sono fatti che riguardano l’azionista come tanti argomenti discussi oggi – ha detto Fassone a Nyon -. Abbiamo scelto di andare per fatti certi, non per supposizioni e congetture. E speriamo allo stesso modo che vengano valutati fatti certi e non congetture”.
“Non ci è stato detto quando sarà presa la decisione, però immagino che sarà abbastanza veloce. Non abbiamo avuto ulteriori riferimenti”. E’ quanto dichiarato dall’ad del Milan. Secondo le indiscrezioni della vigilia, i giudici potrebbero esprimersi nel giro di 48-72 ore. “C’è stato un bel contraddittorio, anche con i rappresentanti della Camera investigativa, è durato due ore – ha aggiunto Fassone -. Ho il sentimento che quanto meno siamo stati ascoltati, adesso attendiamo la decisione”.

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