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Volano gli azzurri del nuoto: finali per Paltrinieri negli 800 e nelle due staffette miste (con record)

Le azzurre Pellegrini, Panziera, Castiglioni e Di Liddo segnano il nuovo record italiano (3'55"79), gli uomini con il miglior tempo complessivo in finale.

Volano gli azzurri del nuoto: finali per Paltrinieri negli 800 e nelle due staffette miste (con record)
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30 Luglio 2021 - 16.36


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Una sola medaglia ma giornata complessivamente positiva per le finali nel nuoto.

Miglior tempo in batteria per gli azzurri della staffetta 4×100 mista maschile.

Il quartetto azzurro composto da Alessandro Miressi, Federico Burdisso, Thomas Ceccon e Nicolo Mertinenghi, ha completato la gara con il tempo di 3’30″02, raggiungendo la finale. 

La staffetta dei 4×100 misti femminili composta da Panziera, Castiglione, Di Liddo e Pellegrini ha chiuso con un ottimo 3:55.79 la propria batteria dietro all’Australia e davanti al Giappone.

Le donne della staffetta realizzano così il nuovo record italiano. Le azzurre accedono alla finale col quarto tempo complessivo.

Dalla batteria 1 è partita per prima Margherita Panziera, che nel segmento a dorso ha dovuto confrontarsi contro un osso duro come la Seebhom, che ci costringe subito a rincorrere. Panziera chiude con un pessimo 1’00″55.

Alla virata della Castiglione le azzurre recuperano terreno in seconda posizione, riportandosi sotto alla Cina nel segmento rana. Ottima la spinta della Di Liddo nel segmento a farfalla, che nei primi 50 supera addirittura l’Australia chiudendo in 56.74.

A raccogliere il testimone, infine, c’è Federica Pellegrini, che nello stile libero si fa rimontare da un’atomica O’Callaghan. Italia chiude in seconda posizione con un 3:55.79.

Paltrinieri in finale negli 800 – Non contento dello straordinario argento negli 800 stile libero, Gregorio Paltrinieri ha messo nel mirino una medaglia anche nei 1500 in cui è campione olimpico in carica.

Il 26enne azzurro si è infatti qualificato per la finale con il quarto tempo, 14’49″17, e terzo nella propria batteria dietro l’ucraino Mykhailo Romanchuk e lo statunitense Robert Finke.

”Sono contento perché sono di nuovo in finale, questa batteria l’ho gestita meglio di quella degli 800 e mi sento anche leggermente meglio anche se ho fatto fatica. Ora sono carico per la finale – dice il nuotatore carpigiano -. Questa spedizione è sempre un po’ un punto interrogativo, Ho fatto due prestazioni completamente diverse negli scorsi giorni. So quello che posso fare, ma non tutto è sempre come vorresti”. Non si è qualificato invece Domenico Acerenza, nono in 14’53″84 e primo tra gli esclusi.

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