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Un super Caruso trionfa e consolida la seconda posizione, Bernal sempre più maglia rosa

Il siciliano devastante su Passo Spluga e Alpe Motta. La maglia rosa gli arriva a 24'', ma resta saldamente in testa alla classifica per le difficoltà di Yates

Un super Caruso trionfa e consolida la seconda posizione, Bernal sempre più maglia rosa
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29 Maggio 2021 - 13.57


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Uno splendido Damiano Caruso ha vinto in solitaria la ventesima tappa del Giro d’Italia, con partenza da Verbania e arrivo in salita all’Alpe Motta. Il siciliano della Bahrain-Victorious, protagonista con una azione da lontano insieme al compagno di squadra Pello Bilbao e al capitano della Team Dsm Romain Bardet e al suo gregario Michael Storer, ha staccato tutti sull’ultima salita, blindando il secondo posto nella classifica generale. Rimane in maglia rosa Egan Bernal, giunto secondo a 24” dal corridore italiano.

La fuga esplode sulle prime rampe. Resistono solo Vervaeke, Grossschartner, Albanese, Visconti e Pellaud. La Dsm di Bardet, con quest’ultimo che mira al quarto posto nella classifica generale, si sostituisce in testa al gruppo alla BikeExchange di Yates.

I big risentono di questa accelerata, tanto che lo stesso britannico e Caruso rimangono rispettivamente con due e un gregario.

Quello della Dsm è un vero e proprio attacco, che esplode nella discesa del Passo San Bernardino. Bardet allunga insieme a Hamilton e Storer che – seguiti da Caruso e Bilbao vanno a riprendere i 5 battistrada quando al traguardo mancano 50 km.

La Ineos, sempre compatta e numerosa intorno a Bernal, si impone in testa al gruppo sulla salita dello Spluga (2100 metri di altitudine, con 9 chilometri al 7,3%). Bilbao davanti, però, tira molto forte per Caruso, che – insieme al compagno di squadra, a Bardet e a Storer – arriva ad avere 50” di vantaggio sul plotone maglia rosa lungo la discesa successiva.

Davvero coraggioso l’azzurro della Bahrain Victorious, che ci ha provato fino alla fine a riaprire il Giro. Nell’ultima salita, gli 8 km di Alpe Motta, Bernal resta solo con Martinez (si stacca Castroviejo) e continua l’inseguimento alla coppia di testa Caruso-Bardet. L’azzurro scappa via negli ultimi 2000 metri, nonostante le pendenze del 10%. Martinez, come sempre strepitoso, lancia Bernal, che arriverà secondo davanti al compagno di squadra. Il colombiano si presenterà con un vantaggio rassicurante (1’59” proprio su Caruso) nella cronometro di domani a Milano.

Molla nel finale Yates, in ritardo di 51” al traguardo dal ragusano.

Gran parte del Giro d’Italia verrà deciso oggi, nella tappa numero 20.

Ultima sfida in quota tra i big della classifica generale prima della cronometro conclusiva di Milano.

In programma la Verbania-Alpe Motta di 164 chilometri e tre Gpm. Ultimi sessanta chilometri senza pianura.

Frazione corta ma con 4.200 metri di dislivello, con tutte le salite racchiuse nella seconda parte del percorso.

Primi 80 chilometri pianeggianti dopo la partenza da Verbania, da segnalare il traguardo volante di Cannobio al chilometro 17, poi lungo avvicinamento al Passo San Bernardino, prima salita di giornata. Ed è lunghissima.

Sono infatti 24 chilometri al 6.2% di pendenza media e massime del 12%. Vetta a 2065 metri al chilometro 106, poi discesa di venti chilometri per imboccare il Passo dello Spluga, sono altri 9 chilometri al 7% di media e massime del 12%.

In vetta mancheranno 30 chilometri al traguardo, venti di discesa poi gli ultimi 7.3 di salita verso Alpe Motta con una pendenza media del 7.6% e massime del 13%.

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