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Olimpiadi invernali, Toninelli si schiera con Torino: è la scelta migliore

Il ministro dei trasporti giudice 'caotica' la scelta delle tre città. Ma il presidente del Coni Malagò insiste sul tridente

Olimpiadi invernali, Toninelli si schiera con Torino: è la scelta migliore
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21 Settembre 2018 - 16.53


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Una confusione che risulta del tutto incomprensibile all’opinione pubblica: prima olimpiadi a tre. Poi no. Poi solo Milano e Veneto e adesso un ministro che spinge per gli ‘esclusi’ di Torino e Piemonte.

Nessuno ci ha capito nulla: “Rimango personalmente dell’idea che quella di Torino sia la scelta migliore da tutti i punti di vista, soprattutto da quello della convenienza economica e strutturale vista l’esperienza passata, e che l’idea di 3 città sia quantomeno caotica e difficilmente percorribile perché è anche la più costosa”. Lo ha affermato il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, intervenendo sulla candidatura alle Olimpiadi invernali del 2026.

Secondo Toninelli, “ha ragione Di Maio quando dice che lo Stato non deve mettere soldi sulle Olimpiadi perché dobbiamo mettere in sicurezza ponti, viadotti, gallerie che i precedenti governi hanno abbandonato. Mi sembra più giusto mettere lì i soldi”. Poi, sulle divergenze con il Carroccio, il ministro ha precisato: “So che sulle Olimpiadi la Lega fa ragionamenti diversi. Appena sarà utile, faremo un giusto Consiglio dei ministri e troveremo come in tutte le questioni una soluzione condivisa”.

A insistere sulla candidatura a tre è il presidente del Coni, Giovanni Malagò. “Sapete qual è la mia opinione? – ha detto -. Sono per fare il possibile per cercare di recuperare la candidatura a tre, che sarebbe un bene per tutti”. Il presidente dello sport italiano ha poi ricordato la posizione del governatore piemontese, Sergio Chiamparino e “dagli altri sindaci delle Comunità alpine e montane piemontesi e vediamo se questo implica anche un discorso con la sindaca di Torino, Chiara Appendino. Nel caso contrario, si dovrà necessariamente procedere, con le due candidature. Non vedo per quale motivo ci debba essere una penalizzazione di tutti per la scelta di qualcuno”.

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