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L'Uefa non ascolta Draghi: semifinali e finali a Londra con 60mila spettatori

Terminano dunque le speranze di Mario Draghi, preoccupato per l’alto numero di contagi in Inghilterra, su un possibile cambio di sede per le partite finali di Euro 2020.

L'Uefa non ascolta Draghi: semifinali e finali a Londra con 60mila spettatori
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22 Giugno 2021 - 18.36


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La Uefa ha ufficialmente trovato l’accordo con il governo britannico per la disputa delle semifinali e della finale di Euro 2020 a Wembley, riuscendo inoltre ad ottenere la capienza estesa fino a 60mila persone.
Una decisione importante che mette fine alle voci che circolavano su un possibile cambio di sede per le tre gare finali del torneo.

Forte sostenitore di questa idea, il premier Mario Draghi, che ha cercato di convincere Ceferin a spostare le partite in un paese con un numero di contagi ridotto.
“Ho intenzione di adoperarmi perché la finale non si faccia in un paese dove i contagi stanno crescendo rapidamente” aveva detto il Presidente del Consiglio italiano, preoccupato per l’impennata dei contagi da covid-19 arrivata bruscamente a causa della variante delta nel paese dei Tre Leoni.
Sulla questione il governo inglese aveva preferito tacere, mentre la Uefa, attraverso una nota, aveva già reso chiare le proprie intenzioni in risposta al nostro premier: “La Uefa, la federazione inglese e le autorità inglesi stanno lavorando a stretto contatto con successo per organizzare le semifinali e la finale di Euro 2020 a Wembley e non ci sono piani per cambiare la sede delle partite”.
Il presidente Ceferin ha comunque messo fine alla discussione questo pomeriggio annunciando: “Sono grato al Primo Ministro e al governo del Regno Unito per il loro duro lavoro nel finalizzare questi accordi con noi, per rendere le fasi finali del torneo un grande successo a Wembley”.

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