di Antonio Mazzolli
Donnarumma 6,5: non può nulla sul gol dell’Olanda, ma è prontissimo nella ripresa a deviare con le punta delle dita a un tiro a giro di Depay, mostra sempre grande sicurezza;
D’Ambrosio 6: la sua è una prova solida. Soffre con Depay ma generalmente è ordinato e diligente, cerca sempre di fare la cosa più giusta;
Bonucci 6,5: con Chiellini tiene in piedi la baracca quando c’è da soffrire. Maturo;
Chiellini 6,5: dove non arriva con il fisico, arriva con la foga e l’esperienza. Decisivo in un paio di occasioni pericolose dell’Olanda;
Spinazzola 6: meglio nel secondo tempo rispetto al primo, dove si fa più vedere nelle sortite offensive. Cresce rispetto alla prima frazione, dove era sembrato timido è bloccato;
Barella 7: il pallone che serve a Pellegrini per il nostro vantaggio è degno dei migliori trequartisti. Dopo la partita con la Polonia poteva calare un po’ di prestazione, ma la sua prova è come sempre energica. Sbaglia un paio di scelte nel passaggio nella ripresa quando sulla parte destra sembravamo avere la meglio;
Jorginho 5: continua il suo trend negativo dopo la partita contro la Polonia. Non riesce nel suo intento di prendere in mano la squadra;
Verratti 5,5: un passo indietro dopo la prestazione contro la Polonia, sembra stanco e nervoso. Non riesce a palleggiare come vorrebbe, forse schermato bene dal folto centrocampo olandese, viene sostituito (dal 55’ Locatelli 6: prova spesso l’inserimento, è dinamico e scattante. È sicuramente una freccia nell’arco di Mancini);
Chiesa 6: testardo. Cerca sempre l’uno contro uno quando a volte l’azione meriterebbe tutt’altro sviluppo, è quasi mai gli riesce. I suoi strappi possono però fondamentali per creare occasioni da gol (dal 55’ Kean 6,5 il suo ingresso dà una nuova linfa all’attacco, è impetuoso ed energico. Si gioca una maglia per gli Europei);
Immobile 5: esiste uno strano incantesimo per l’attaccante napoletano in Nazionale, che non gli permettere di realizzare tutto ciò che con la Lazio trasformerebbe in oro. Ha due occasioni colossali che si fa respingere, la seconda assolutamente solo davanti al portiere. È veramente un peccato, perché si sbatte e lotta, ma non è efficace sotto porta;
Pellegrini 6,5: notevole passo avanti nella prestazione per l’eclettico centrocampista della Roma. Il suo gol è figlio di una grande freddezza e concretezza, il suo ruolo di collante tra centrocampo e attacco è un’invenzione che potrà tornare utile per i tempi futuri, vista la malleabilità di questo giocatore (dal 72’ Florenzi sv);
All.Mancini 6: un voto per le prestazioni della Nazionale in questa sosta. Brilliamo contro la Moldavia in un test poco probante, ma nelle partite che portano punti contro Olanda e Polonia qualcosa non ha funzionato, sicuramente per una condizione fisica ancora molto precaria. Il dilemma più importante da risolvere sarà la scelta della prima punta, tra Immobile che non segna e un Belotti sufficiente il più in forma potrebbe essere Caputo.