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Nikita Mazepin non ci sta: "Il mio licenziamento è un'ingiustizia, non mi fido della Haas"

Il pilota russo torna a parlare dopo il licenziamo subito dalla Haas, e lo fa sulle colonne dell'Equipe: "Non mi ha chiamato nessuno, neanche il mio compagno Schumacher. In queste situazioni misuriamo ciò che sono le persone".

Nikita Mazepin non ci sta: "Il mio licenziamento è un'ingiustizia, non mi fido della Haas"
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9 Marzo 2022 - 13.01


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Nikita Mazepin avrebbe dovuto rappresentare la scuderia Haas nel prossimo mondiale di Formula 1 ma, all’indomani delle sanzioni emesse verso la sua patria, il pilota russo è stato licenziato in tronco.

“Mi asterrò da qualsiasi commento politico ma, personalmente, considero il mio sfratto un’ingiustizia. Soprattutto dopo che la Fia ha indicato che i piloti russi potrebbero correre sotto una bandiera neutrale. Esattamente come i tennisti sotto l’egida dell’Atp. Ho accettato questo protocollo incondizionatamente. E alla fine ho appreso che Haas non mi terrà dopo i test di Barcellona”

“Non mi aspettavo davvero di essere cacciato. Non ho ricevuto alcun messaggio da Günther Steiner, il capo della squadra, e nemmeno dal compagno di scuderia, Mick Schumacher. È in questi momenti che misuriamo ciò che le persone sono veramente. Tutto ciò è molto doloroso. Dirò loro cosa penso direttamente se avrò l’opportunità di incontrarli di nuovo”.

“Tutte le opzioni rimangono aperte. Una cosa è certa, non voglio tornare in una squadra che non mi vuole più. La F1 è uno sport pericoloso e devo avere piena fiducia in una squadra che prepara la mia macchina. Ma non mi fido più di loro”.

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