La scomparsa improvvisa di Pino Wilson ha lasciato senza fiato il popolo laziale, che lo amava e lo ricorda come il ‘capitano’. Stamattina si sono svolti i funerali alla chiesa Cristo Re in viale Mazzini: tanti tifosi, giornalisti, il mondo Lazio, con il club presente. La delegazione biancoceleste era composta da: lo storico team manager Maurizio Manzini, il ds Tare, il segretario genarale Armando Calveri, il responsabile del marketing Marco Canigiani, Laura Zaccheo ufficio marketing, il responsabile della comunicazione Roberto Rao, il team manager Stafan Derkum, Ciro Immobile, Manuel Lazzari e Danilo Cataldi.
Immobile, attuale capitano della Lazio, ha ricordato Wilson: “Pino era la storia della Lazio, di questa società di cui facciamo parte. Grande capitano della squadra campione d’Italia nel 1974. Un grande dolore, la sua scomparsa così all’improvviso, ci ha lasciato tutti molto tristi. Gli abbiamo dedicato la vittoria a Cagliari, speriamo di regalare alla sua famiglia il successo lunedì contro il Venezia. Prendiamo sempre esempio dalla storia, che ci insegna molte cose. Pino ci ha insegnato a lottare e a vincere, prendiamo esempio dai migliori e lui era uno di quelli”. Ciro Immobile indosserà la fascia rossa al braccio, per commemorare lo storico capitano scomparso: “Sono contento che la Lega abbia accettato questa idea della Lazio, la indosserò io”.
All’interno della chiesa la cerimonia ha vissuto momenti particolarmente commoventi. Con la voce rotta dal dolore Massimo Maestrelli, figlio dello storico allenatore della Lazio campione d’Italia, ha ricordato il suo capitano: “Ciao capitano, ai miei occhi lo sei sempre stato. Col tuo modo di essere è inconfondibile stile: spalle alte e schiena dritta. Ringrazio Dio di avermi dato l’occasione di aver condiviso momenti indimenticabili con te, in quel viaggio in treno. Mi hai raccontato la tua storia. I primi ricordi a Tor di Quinto dove scarpini e maglia si mischiavano a fucili, pallottole e bersagli. Non riusciamo a gioire fino in fondo dopo la vittoria a Cagliari, la storia della Lazio ce lo insegna. Venivi a casa nostra con le pastarelle e ci davi tanta forza, ci hai sempre aiutato. Tu e i ragazzi siete stati tutto per babbo. Un sogno umano che si è realizzato. Venivo sempre ad abbracciarvi a fine partita. Ora c’è un nuovo percorso, riposerai con i tuoi cari: il mister, Giorgio. Riposa con loro. Solo tu potevi essere il capitano di quella squadra di matti. Addio Capitano”. Pino Wilson riposerà nella cappella a Prima Porta insieme al fratello di sempre Giorgio Chinaglia e a Tommaso Maestrelli, suo amato allenatore. Quando a Pino Wilson veniva nominato Tommaso i suoi occhi si riempivano di lacrime.
I figli dell’indimenticabile capitano biancoceleste, James e Gilda, hanno salutato il padre: “Caro papà, per il popolo laziale sei sempre stato un campione. A noi quel campione ci ha insegnato che la dignità non si può mai perdere. Si può sbagliare. Hai rinunciato e pagato per la tua lealtà. Sorrido pensando che c’è una parte di te che appartiene solo a noi. Buon viaggio pa’, tu lo sai che il nostro amore sarà sempre più forte di tutto”.
I tifosi hanno intonato l’inno ‘Vola Lazio vola’ all’uscita del feretro, portato a spalla dagli ex compagni Renzo Garlaschelli, Giancarlo Oddi, Bruno Giordano, con Massimo Piscedda, tra gli atri. Presenti Delio Rossi, Angelo Gregucci, Nando Orsi, Cristian Ledesma. Gli ultras hanno esposto uno striscione: “Sempre a testa alta: in campo e nella vita. Nel trionfo e nella polvere. Ciao capitano!”. Un altro eroe del ’74 se ne andato, ancora un dolore forte per la Lazio.
