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Caso Bergamini: dopo 32 anni la fidanzata dell'epoca rinviata a giudizio con l'accusa di omicidio

Il calciatore del Cosenza morì il 18 novembre 1989 sulla statale 106 in circostanze sospette. Isabella Internò è accusata di averlo narcotizzato e inscenato il suicidio

Caso Bergamini: dopo 32 anni la fidanzata dell'epoca rinviata a giudizio con l'accusa di omicidio
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20 Settembre 2021 - 18.02


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Una ricostruzione che non ha mai convinto appieno, con insabbiamenti, ipotesi scartate e tesi mai confermate.

E’ stata rinviata a giudizio con l’accusa di omicidio Isabella Internò, l’ex fidanzata di Donato “Denis” Bergamini, il calciatore del Cosenza morto il 18 novembre 1989 sulla statale 106, nei pressi del Castello di Roseto Capo Spulico.

Lo ha deciso il gup di Castrovillari Fabio Lelio Festa accogliendo la richiesta del pm Luca Primicerio. La prima udienza del processo è stata fissata per il 25 ottobre prossimo.

Isabella Internò è accusata di concorso in omicidio di Bergamini aggravato dalla premeditazione e dai motivi futili. In aula non erano presenti né la Internò né la sorella di Bergamini, Donata.

Gli eventi – L’uomo fu travolto e ucciso da un mezzo pesante. In un primo momento si pensò a un suicidio, ma subito emersero dubbi sulla dinamica. Secondo la Procura di Castrovillari, la donna, all’epoca diciannovenne, avrebbe punito l’ex fidanzato per aver interrotto il loro rapporto e, dopo averlo narcotizzato e soffocato con l’aiuto di persone ignote, ne avrebbe simulato il suicidio.

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