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Caso Suarez, l'uruguaiano ha ammesso di sapere le risposte prima dell'esame

L'attuale attaccante dell'Atletico Madrid, sentito in videoconferenza con un interprete, è stato ascoltato come persona informata dei fatti

Caso Suarez, l'uruguaiano ha ammesso di sapere le risposte prima dell'esame
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19 Dicembre 2020 - 16.32


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I Pm di Perugia hanno ascoltato il calciatore uruguaiano Luis Suarez in merito al suo esame di italiano all’Università per Stranieri di Perugia, per ottenere la cittadinanza italiana.

Il calciatore è stato ascoltato come persona informata sui fatti in videoconferenza come testimone insieme al suo manager e assistito da un interprete parlando in spagnolo.

L’inchiesta ruota intorno alla sua prova d’esame che gli è valsa la certificazione B1 utile per ottenere la cittadinanza italiana in vista di un trasferimento alla Juventus la scorsa estate. Prestito poi non finalizzato.

La Guardia di finanza ha sequestrato nella sede dell’ateneo computer, telefoni e documenti vari nella disponibilità dell’ex rettore Giuliana Grego Bolli, dimessasi alcuni giorni fa, dell’ex direttore generale Simone Olivieri, ora sostituito da Francesco Lampone, dei professori Stefania Spina e Lorenzo Rocca (che alla fine di ottobre ha presentato le sue dimissioni, esecutive da gennaio)

Nell’inchiesta sul presunto esame farsa – per gli inquirenti concordate domande e risposte, anticipate al candidato che avrebbe usufruito di una sessione creata ad hoc – indagati anche il manager della Juventus Fabio Paratici e i legali del club Luigi Chiappero e Maria Turco.

L’interrogatorio di Suarez si è svolto in videoconferenza e sarebbe servito agli inquirenti per ricostruire le dinamiche intorno alla prova d’esame, le lezioni preparatorie e lo scambio di mail con i docenti. Per l’accusa, via mail il calciatore avrebbe ricevuto il pdf con le domande in anticipo.  

 

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