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L'ira di Lukaschenko sull'esclusione da Tokyo 2020: "Bach e Cio son una banda"

Al momento la Bielorussia è sospesa: il Cio sta indagando sulle denunce da parte di atleti che hanno subito intimidazioni dopo le elezioni di agosto.

L'ira di Lukaschenko sull'esclusione da Tokyo 2020: "Bach e Cio son una banda"
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8 Dicembre 2020 - 18.01


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La reazione colorita del leader bielorusso Alexandar Lukaschenko è scaturita dalla decisione del Cio guidata da Thomas Bach di sospenderlo temporaneamente da tutte le attività olimpiche, compresi i Giochi di Tokyo che si terranno l’anno prossimo.
Oltre Lukaschenko, che è a capo del comitato olimpico del suo paese da 23 anni, è stato sospeso anche il figlio nonchè vicepresidente del comitato stesso.
La motivazione dell’esclusione addotta dal Cio riguarda un’inchiesta su minacce ed intimidazioni arrivate ad alcuni atleti bielorussi proprio dopo le contestate elezioni presidenziali di agosto che hanno riconfermato per la sesta volta Lukaschenko capo dello stato, un risultato tutt’ora non riconosciuto dagli organi politici internazionali.
Il Cio ci tiene a sottolineare che non sono coinvolti direttamente gli atleti bielorussi, i quali potranno partecipare regolarmente alle Olimpiadi sotto la bandiera del loro paese e gareggiare esattamente come gli altri, oltrechè continuare ad essere finanziati con borse di studio.
Si tratta quindi di una decisione di amministrazione sportiva, che si intreccia però inevitabilmente con la sfera politica, la quale viene usata da Lukaschenko per difendersi da giudizi, a suo dire, discriminatori verso la sua persona: “Lasciate che Bach e la sua gang spieghino di cosa sono colpevole, questo è contrario ai principi fondamentali della Carta (ossia una banda) Olimpica e quindi influisce seriamente sulla reputazione del movimento olimpico”.
Il Cio avvisa che continuerà a monitorare la situazione in Bielorussia e non esiterà ad usare altri strumenti a sua disposizione per far cessare qualsiasi tipo di impedimento che ostacoli l’attività e la vita stessa degli atleti.

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