L’ultima giornata del girone d’andata promette scintille. È cominciata con un prologo scoppiettante a Benevento, dove Zaza ha ritrovato la via del gol, consentendo al Torino di non capitolare, dopo il doppio svantaggio iniziale. Esordiva in panchina Davide Nicola, che in settimana aveva preso il posto di uno sfiduciato e polemico Giampaolo. La scossa c’è stata solo in parte, perché i problemi del Torino dipendono dalla qualità dei giocatori e nella sessione invernale del mercato per ora non sono arrivati rinforzi. Anzi.
Il programma-spezzatino comincia alle 15 di sabato con un Roma-Spezia che in altri momenti sarebbe stato un elemento di contorno. Diventa un palcoscenico centrale dopo la settimana travagliatissima vissuta dai giallorossi, sconfitti nettamente nel derby ed eliminati, martedì scorso, dallo stesso Spezia, in formato turnover. Una gara dove s’è visto di tutto: per i romanisti due espulsioni nel giro di un minuto e la sesta sostituzione, durante i supplementari, che li ha esposti al pubblico ludibrio e alla seconda sconfitta a tavolino per irregolarità di questo tipo nella stagione, dopo lo 0-3 della prima giornata col Verona.
Una roba, insomma, da finire dietro la lavagna col cappello da asino, come succedeva una volta. A pagare è stato il team manager, ma la vicenda ha scosso lo spogliatoio, riaprendo vecchie ferite e dissidi non superati, come quello tra Dzeko e Fonseca, emerso quando la Roma fu eliminata dal Siviglia in Europa League, la scorsa estate. I due sono ai ferri corti e il bosniaco non è stato convocato per il match contro i liguri. Stesso destino per Mkhitarian e Pedro, mentre stando agli spifferi che arrivano da Trigoria sembra che oggi sia il giorno del giudizio per Fonseca. Grottesco per un allenatore che solo due settimane fa veniva considerato in grado di guidare la squadra allo scudetto. La Roma è ancora terza in classifica e partiva per una stagione d’assestamento. Difficile che un cambio di guida tecnica possa fare meglio.
Il Milan affronta l’Atalanta alle 18 di sabato e gli basterà non perdere per aggiudicarsi il titolo platonico di campione d’inverno. I rossoneri stanno lavorando sodo sul mercato per consolidare la rosa, che non si riteneva attrezzata per il vertice. L’appetito vien mangiando e aggiungere Mandzukic non è puntello da poco. In più arriva Tomori, canadese nigeriano d’Inghilterra, direttamente dal Chelsea, a rinforzare la difesa, e si annuncia Firpo dal Barcellona come vice Hernandez, oltre al già impiegato Meité, che al Torino non trovava spazio ma ne trova nei ranghi della capolista. Misteri del calcio.
L’Atalanta arriva a Milano dopo un paio di frenate che ne pregiudicano le prospettive da primato ma resta in lotta per la zona Champions e si appresta a un doppio confronto con la Lazio, nei quarti di Coppa Italia e in campionato. Papu Gomez potrebbe finalmente trovare casa: sembra ben avviato il dialogo col Siviglia, che consentirebbe agli orobici di non rinforzare la concorrenza. Una partita da tripla, si sarebbe detto al tempo della schedina.
L’Inter va in scena, in contemporanea, a Udine, con i friulani che hanno preso un brodino caldo in settimana, imponendo il pari all’Atalanta, ma non versano in buone condizioni. Lukaku e compagni ritenteranno l’aggancio ai rivali cittadini per il vertice. Nerazzurri al completo, friulani con le defezioni di Okaka e Forestieri, oltre a quella a lunga scadenza di Pussetto. A Udine, comunque, non passeggia nessuno, quindi l’Inter farà bene a fare attenzione.
Nell’anticipo di sabato sera la Fiorentina ospita il Crotone per tentare di cancellare l’onta del cappotto assurdo subito col Napoli. Un 6-0 che brucia, anche perché i viola avevano cominciato bene la partita. Sul mercato per ora solo partenze: Cutrone, Lirola, Duncan, Saponara, grande protagonista con una doppietta in coppa Italia contro la Roma. Il Crotone gioca un calcio brioso e si affida al suo Messias per coltivare il sogno della salvezza. Ha agganciato la coda della classifica rifilando 4 gol al Benevento e sogna una vittoria che gli consentirebbe di scavalcare in classifica almeno il Torino.
La Juventus apre il programma domenicale alle 12.30 ospitando il Bologna. Pirlo si gode il suo primo trofeo da mister dopo la vittoria in Supercoppa ottenuta in settimana ai danni del Napoli, un successo che porta la firma di Cristiano Ronaldo e di Szczesny. Ma la diversa solidità mostrata in campo passa per l’impiego di McKennie e il ritorno di Cuadrado. Il Bologna battendo il Verona è approdato in acque tranquille e si giocherà la partita senza remore e senza Medel. Lunga la lista degli indisponibili juventini: Dybala, Chiesa, Alex Sandro, de Ligt, Demiral. Ma lunga è anche la rosa a disposizione di Pirlo.
Il Napoli va a Verona (domenica ore 15) per dimenticare la sconfitta patita in Supercoppa, con molti rimpianti per le occasioni perdute. Su tutte il rigore tirato a lato da Lorenzo Insigne, che conferma una certa titubanza nelle occasioni in cui la pressione sale. La notizia è che Osimhen finalmente torna a disposizione, superata la positività al Covid. Mancherà Fabian Ruiz. Il ricordo dei match infuocati dei tempi di Elkjaer e Maradona è sbiadito ma la banda di Juric proverà a rinverdirlo, per continuare nel suo ottimo campionato.
L’altro incontro del pomeriggio di domenica è un Genoa-Cagliari che è un mezzo spareggio-salvezza. Sorprende la classifica pessima dei sardi, che hanno potenzialità discrete. Si ritroveranno in campo Nainggolan e Strootman, vecchi compagni nella Roma, che sono le principali novità di gennaio delle due squadre.
Lazio-Sassuolo (domenica ore 18) è un bel test per le ritrovate velleità dei biancocelesti, proiettati verso il periodo decisivo della stagione. Gli emiliani hanno dato loro molto fastidio, addirittura passando a vele spiegate all’Olimpico nell’ultimo confronto, disputato nel down post-Covid dei biancocelesti. Finalmente in gol Muriqi, che lascerà la maglia a Caicedo. Assenti illustri: Luis Alberto e Luiz Felipe da una parte, Boga e Berardi dall’altra.
Chiude un Parma-Sampdoria delicatissimo per i ducali, in perenne emergenza difensiva, mitigata dall’arrivo di Conti dal Milan. L’impatto di D’Aversa è stato positivo, ma ora bisogna fare punti. Ranieri, raggiunta la metà sinistra della classifica, non sarà d’accordo.
In settimana torna la Coppa Italia con un programma sontuoso: martedì Inter-Milan, mercoledì Atalanta-Lazio e Juventus-Spal, giovedì Napoli-Spezia.