Napoli- Juventus 4-2 d.c.r
Napoli
Meret 7: essenziale nel primo tempo una sua uscita ad anticipare Ronaldo in un’importante occasione di contropiede. In generale sembra sicuro anche in uscita e attento nei pochi interventi che si trova a dover fare. Decisivo a neutralizzare il rigore di Dybala;
Di Lorenzo 6: sulla sua fascia si aggira Ronaldo, ma lui è in generale sempre attento;
Maksimovic 6,5: regge bene l’urto di una manovra bianconera assai lenta, ma è il partner ideale di Koulibaly. Segna il suo calcio di rigore;
Koulibaly 6,5: granitico su Ronaldo e Dybala, è difficilmente superabile nell’uno contro uno e si fa valere anche nel (raro) gioco aereo. Può tornare ai suoi livelli di un tempo;
Mario Rui 6: la sua partita è in linea con quella di tutta la difesa, rimedia un’ammonizione per un intervento scomposto; (dall’ 80’ Hysaj sv)
Fabian Ruiz 6,5: la prova dello spagnolo è in netta crescita, anche se le risorse sono poche. (dall 80’ Allan sv);
Demme 6,5: buona personalità in fase di costruzione, in fase difensiva è un buon muro davanti alla linea
Zielinski 6: prova di sostanza e di aggressività, poco presente nella metà campo bianconera. (dal 88’ Elmas: sui suoi piedi l’occasione di far concludere la partita nei novanta minuti, ma trova sulla sua strada un grande Buffon);
Callejon 5,5: non incide particolarmente nella manovra, anche lui come Insigne si dedica molto alla difesa e fatica ad essere incisivo davanti. (dal 66’ Politano 6: dà brio alle fasce azzurre, sul calcio di rigore è freddo);
Mertens 5,5: poche occasioni per far male per il belga, è ben controllato dai centrali bianconeri. (dal 66’ Milik 6,5: ha una grande occasione a dieci minuti dal termine, ma gli capita sul piede sbagliato. E’ freddo a battere l’ultimo calcio di rigore);
Insigne 6,5: invisibile in zona d’attacco per gran parte del tempo anche per il suo sacrificio difensivo richiesto da Gattuso, colpisce un palo su punizione nel primo tempo. Si prende la responsabilità di calciare e segnare il primo rigore;
All.Gattuso 6,5: gran parte del merito per la vittoria va al tecnico, riesce ad imbrigliare la manovra bianconera e portare la partita ai rigori. Un successo che la squadra gli dedica visto il difficile momento fuori dal campo per Ringhio.
Juventus
Buffon 7: la sua voce a guidare la squadra riecheggia in tutto l’Olimpico, si fa trovare pronto su Demme nel primo tempo. Fondamentale nel recupero il doppio intervento su Maksimovic ed Elmas;
Cuadrado 6,5: è frizzante sulla sua fascia di competenza, cerca il dribbling in fase offensiva e dietro è sempre molto attento. (dall’85’ Ramsey: freddissimo sul dischetto, ma non basta);
Bonucci 6,5: guida la difesa da vero capitano, nella sua prova non ci sono sbavature. Preciso dal dischetto;
De Ligt 6,5: sempre molto attento nell’uno contro uno, ruvido e granitico quando c’è da farsi sentire;
Alex Sandro 6: la spinta sulla sua fascia è costante, ma non sortisce alcun pericolo nell’area di rigore del Napoli;
Bentancur 6: prova meno brillante rispetto alla semifinale, naturalmente la forma fisica non è ottimale. Prova in due occasioni il tiro dalla distanza;
Pjanic 5,5: sempre seguito a uomo, cerca di costruire qualcosa in cabina di regia ma la difesa del Napoli non gli concede lo spazio per la verticalizzazione o il lancio lungo; (dal 74’ Bernardeschi sv);
Matuidi 6: la corsa e la buona volontà del francese sono encomiabili, ci mette passione e tanta legna a centrocampo;
Douglas Costa 6: il brasiliano è di cristallo, quindi per la seconda volta consecutiva la sua partita finisce a metà secondo tempo. I suoi dribbling sono essenziali per aprire la difesa partenopea, ma l’assistenza agli attaccanti non è sempre precisa. (dal 65’ Danilo 5: tira un calcio di rigore sciagurato);
Cristiano Ronaldo 5: c’è ma non si vede, in zona gol non è presente e sente la mancanza di un partner di peso al suo fianco. Nella lotteria finale non si presenta, avrebbe potuto prendersi prima la responsabilità visti i due rigori sbagliati all’inizio?
Dybala 5,5: partita difficile per l’argentino, non viene servito sempre vicino alla porta e deve inventarsi qualcosa in spazi stretti. Poco preciso in fase di conclusione come dimostra anche il rigore calciato nella lotteria finale;
All.Sarri 5,5: la colpa della sconfitta non è sua, la squadra è lenta (certamente per una forma fisica scadente) ma lui non fornisce alternative al gioco d’attacco con delle squadre che si chiudono a riccio. Da rimandare l’appuntamento con il primo trofeo sulla panchina della Juventus, vista la finale di Supercoppa persa con la Lazio.