Il Cts, dopo alcune modifiche, ha approvato il protocollo sanitario della Figc ideato per permettere il ritorno del calcio giocato in sicurezza.
Tra i critici del nuovo protocollo c’è Ivo Pulcini, direttore sanitario della Lazio, che ai microfoni di ‘Radio Radio’ ha dichiarato: “Il Cts deve indicare un protocollo realizzabile su base scientifica. Dare la responsabilità a una persona non è una cosa scientifica: lo sappiamo anche noi cosa dobbiamo fare e le responsabilità che abbiamo, ma non tutte noi. Il Comitato Tecnico Scientifico deve sentire la voce del medico del calcio che vive sul campo”.
Pulcini prosegue con aspre critiche sull’operato del Cts: “Noi possiamo garantire la tutela massima ma non l’immunità. Il Cts dice che se un giocatore o un membro dello staff è infetto deve andare in quarantena tutta la squadra? È ridicolo: perché ti devo considerare malato se faccio un tampone e sei negativo? In questo caso la responsabilità me la prendo io, io dico ‘no’; in quarantena ci deve andare solo chi è positivo. Ci sono i test, mi fido dei risultati: se sono negativo perché devo essere considerato come un ammalato? È ridicolo, così la Serie A non riparte”