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La voglia di Mihajlovic di tornare a correre e a vivere

L'allenatore del Bologna è tornato ad allenarsi in solitaria dopo la pausa per il Coronavirus. Un gesto di grande forza pensando al terzo ciclo di chemioterapia terminato il 20 novembre scorso

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7 Maggio 2020 - 15.01


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Che fosse un guerriero non era una novità: il suo spirito combattivo Sinisa Mihajlovic lo dimostrava in campo ed ha continuato a farlo da allenatore. 
Quando l’estate scorsa, si è manifestata la leucemia, anche un leone come Mihajlovic apparve destabilizzato.
Grazie a tre cicli di chemioterapia, al trapianto di midollo osseo ad ottobre e al sostegno della famiglia e della società, sembra esserne venuto momentaneamente fuori.
Poi il Coronavirus, uno stop forzato al campionato che ha posticipato il suo ritorno in panchina, un leone chiuso in una gabbia, rappresentata dalla sua casa di Roma per due lunghissimi mesi.
Ieri mattina, eccolo varcare i cancelli di Casteldebole, sede degli allenamenti del Bologna.
Il tecnico del Bologna si è allenato per più di un’ora in solitaria, inanellando diversi giri di campo e alcune serie di addominali, come se fosse un calciatore che deve ritrovare la condizione fisica. Tutto questo senza l’abituale copricapo che ha sempre indossato nei mesi immediatamente successivi all’operazione.
Anche il Direttore Sportivo Bigon è arrivato al centro sportivo e i due hanno parlato per qualche minuto.
Un gesto che farà da guida anche ai suoi calciatori, che sono tornati ad allenarsi ed hanno come esempio un leone di nome Sinisa Mihajlovic.

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