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Rezza: "Per la ripresa del calcio non ci sono le condizioni di rischio non zero"

L'epidemiologo dell' Istituto Superiore di Sanità ha sostenuto che se si giocherà si dovrà fare a porte chiuse e che l'allerta di contagi su eventuali riprese calcistiche va mantenuta

Rezza: "Per la ripresa del calcio non ci sono le condizioni di rischio non zero"
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24 Aprile 2020 - 17.58


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“Credo sia una decisione difficile da prendere, ma per questo sport non ci sono condizioni di rischio zero e in questo caso c’è anche un contatto fisico. Il rischio non è zero”.

Ad affermarlo è l’epidemiologo Giovanni Rezza dell’Istituto superiore di Sanità durante la conferenza stampa sull’andamento dell’epidemia Covid-19.

“Dopo la fine del lockdown la decisione sarà politica, ma dal punto di vista tecnico il calcio implica un contatto diretto e se si giocherà lo si dovrà fare a porte chiuse, su questo non di discute”

Per Rezza esistono numerosi problemi su questo argomento: perché oltre ai giocatori ci sono altre persone che orbitano attorno e gli eventuali controlli avrebbero una scadenza a breve termine.

Tuttavia il presidente dell’Istituto superiore di sanità Brusaferro ha dichiarato che il Comitato tecnico scientifico non ha ancora affrontato tale questione.

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