Rino Gattuso, dopo l’eliminazione in Europa League, non si nasconde.
Il Milan ad Atene ha scritto una pagina nera della sua storia, ma il tecnico difende la squadra, esortandola a rialzarsi subito con la trasferta di Bologna. “Dobbiamo crescere ancora tanto, i giocatori, e io con il mio staff. Le cicatrici rimarginano quando le curi bene: ora non dobbiamo pensare troppo ma giocare con qualità e sbagliare il meno possibile, perchè è fondamentale quello che ci giochiamo nelle prossime quattro partite”, ha affermato l’allenatore rossonero sminuendo il peso degli episodi arbitrali nel ko con l’Olympiacos.
Non ha però digerito le critiche di chi ha parlato di ‘vergogna’: “Chi ruba deve vergognarsi – ha replicato -. Mi ha colpito vedere gente che piange in spogliatoio: vuol dire che è rimasto ancora qualcosa dei valori di 10-15 anni fa”. Mentre un po’ in tutta Europa i colleghi commentavano le avversarie della fase ad eliminazione diretta, Gattuso a Milanello era impegnato ad attirare su di sè il focus delle critiche, come chi vuole alleggerire la pressione sulla squadra. Non si lascia stupire delle voci che lo vogliono nuovamente in bilico, più o meno come il rivale di domani, quel Filippo Inzaghi compagno di tanti successi. “Ci giochiamo entrambi tanto. Se non arrivano i risultati c’è il rischio di essere mandati via, fa parte del mestiere. Ma continuate a rompere le scatole a me, non ai giocatori: è giusto che un allenatore giovane dopo questa eliminazione, sia messo in discussione”, il ragionamento di Gattuso, che non amplia l’orizzonte alla Supercoppa di gennaio, prima occasione per conquistare un titolo da allenatore, ma si ferma a Bologna: “Questa è la partita che ci deve far ripartire, dirà se sappiamo reagire”.
Torna in gruppo Romagnoli, da gestire con cura perche’ gli infortuni al polpaccio sono a rischio ricadute. Higuain, a secco da sei partite, viene incitato dal tecnico: “Gli ho parlato, è il primo deluso: abbiamo bisogno dei suoi gol, ma ora la priorità è il suo apporto caratteriale, di esperienza e leadership, non le reti”, ha raccontato, in attesa di un indispensabile rinforzo. Si parla di un ritorno di Pato, mentre Ibrahimovic ha confermato che resterà a Los Angeles.
“La società sa chi mi piace e può essere funzionale”, ha tagliato corto Gattuso, allontanando gli scenari più pessimistici legati alle sanzioni della Uefa: “Abbiamo dei vincoli e non possiamo fare tanto sul mercato, ma siete voi – ha detto riferendosi ai giornalisti – che continuate a dire che dovranno andare via Suso, Calhanoglu, Higuain… A me non risulta”.