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La querelle del Kosovo avvelena l’incontro Serbia - Svizzera

La Federcalcio serba denuncia il gesto di Xhaka e Shaqiri, che hanno esultato imitando l'aquila della Grande Albania, progetto contro cui la Serbia si batte da anni

La querelle del Kosovo avvelena l’incontro Serbia - Svizzera
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23 Giugno 2018 - 12.32


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La partita Serbia – Svizzera tenutasi ieri per il Mondiale di Russia non è piaciuta per niente alla Fss, la Federcalcio serba. E non solo perché la Serbia ha perso 2-1, ma anche per l’arbitraggio, ritenuto scorretto, del tedesco Felix Brych, che non ha fischiato il rigore per un fallo in area ai danni di Mitrovic, fermato e atterrato da due avversari. 

Ma c’è anche un’altra questione, prettamente politica: i due calciatori svizzeri di origine albanese, Xhaka e Shaqiri, hanno esultato per la vittoria facendo il gesto dell’aquila albanese, simbolo della ‘Grande Albania’.

Questa è un progetto politico di creazione di un unico grande paese che riunisca tutte le popolazioni di origine albanese della regione balcanica: Kosovo, Macedonia, Serbia e Montenegro.

La Serbia denuncia da anni la ‘Grande Albania’ e non ha apprezzato il gesto dei due calciatori, oltre al fatto che Shaqir portava sugli scarpini una bandiera del Kosovo. 

 

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