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La Champions si allarga e cambia le carte del gioco dal 2024

La motivazione di fondo di questo cambio di passo è da attribuirsi principalmente alla volontà delle squadre di incassare più proventi possibili.

La Champions si allarga e cambia le carte del gioco dal 2024
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12 Febbraio 2021 - 21.14


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Il primo punto della “riforma” della Champions League che entrerà in vigore dal 2024 è l’allargamento della base del campionato europeo, passando dalle attuali 32 squadre che possono competere a 36 squadre fra 3 anni.
Le ultime 4 squadre si aggiungeranno secondo un meccanismo che ancora non è stato definito, ad ora si pensa ai play off qualificazione che permetterà di accedere al quattro squadre alla fase finale.
Ci sarà, inoltre, un unico gruppo con tutte le 36 squadre. Queste saranno ordinate in quattro fasce in base al Ranking Uefa. Nella prima fase ogni club giocherà 10 partite, suddivise tra casa e trasferta. Per quanto riguarda gli incroci tra squadre di fasce diverse, ogni squadra di prima fascia giocherà 2 gare con quelle prima, 3 gare con quelle di seconda e terza fascia, due contro quelle di ultima fascia. Da questi incroci ci sarà una classifica globale nella quale le prime otto classificate passeranno agli ottavi di finale. Quelle dal nono al sedicesimo andranno agli spareggi con quelle tra il diciassettesimo e ventiquattresimo. Le otto sconfitte scenderanno in Europa League.
Il riassetto dovuto all’ampliamento delle squadre con un principio maggiorativo sottende però un motivo puramente economico.
Dato che la politica non interviene a sufficienza con freni e vincoli per i club, questi ultimi si sono organizzati per aumentare il fatturato, soprattutto dopo un anno di vacche magre a causa del Covid che continua a colpire anche questo settore.
Tale aumento globale delle partite di Champions, si passa infatti da 125 a 209, recherà un danno ai campionati interni i quali vedranno ridursi le partite giocate all’interno, ma un aumento considerevli degli introiti da redistribuire alle società.
Sembrerebbe quasi che anche il calcio stia diventando europeo rispettando i principi di inclusione e maggiore coesione fra le squadre diminuendo l’importanza delle singole Leghe, un pò come succede con l’Ue, ma la spinta al guadagno dei singoli club esula dal credere a questa possibilità.

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