Il suo pianto dirotto ha un po’ comosso tutti. Del resto una finale di Champions League persa grazie alle con papere da dilettante non si dimenticherà facilmente: un mea culpa condito da ripetute scuse a club, compagni e tifosi. “Non sono riuscito a chiudere un occhio fino ad ora – ha detto Karius lo sfortunato e maldestro portiere del Liverpool, protagonista ieri sera di errori marchiani che hanno indirizzato la gara – .. le scene mi passano ancora attraverso la testa ancora e ancora .. Sono infinitamente dispiaciuto per i miei compagni di squadra, per voi tifosi e per tutto lo staff. So che ho incasinato il match con i due errori e ho deluso tutti. Come ho detto, vorrei solo tornare indietro nel tempo ma non è possibile. Così è ancora peggio – aggiunge il portiere Reds – perché pensavamo che avremmo potuto battere il Real Madrid e siamo rimasti in partita per molto tempo. Grazie ai nostri incredibili tifosi che sono venuti a Kiev e mi hanno tenuto su anche dopo la partita. Non lo do per scontato, ma ancora una volta mi ha fatto capire che grande famiglia siamo. Grazie e torneremo più forti”.
Il dramma sportivo di Karius continua: con i miei errori ho deluso tutti
Dopo le lacrime di Kiev il portiere del Liverpool scrive ai tifosi: vorrei tornare indietro nel tempo ma non è possibile
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27 Maggio 2018 - 18.18
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