di Niccolò Righi
C’era tanta attesa quest’oggi alla Farnesina per la presentazione a Roma della 106ª edizione del Giro d’Italia, che partirà sabato 6 maggio con la crono individuale dalla Costa dei Trabocchi (Abruzzo) e si concluderà il 28 maggio a Roma. 3.489,2 km totali, che toccheranno ben 13 regioni italiane e che mostreranno al mondo le bellezze del nostro Paese.
Come riportato da Gazzetta.it, ad aprire la conferenza è stato il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha parlato dell’importanza di eventi sportivi come il Giro per “accendere il faro sul nostro Paese” e far scoprire al mondo luoghi dell’Italia che il pubblico ignora.
A prendere la parola è stata poi la Ministra del Turismo, Daniela Santanchè, che ha sottolineato l’importanza di far crescere il cicloturismo, che attualmente in Italia vale 5 miliardi, e si è detta molto soddisfatta delle 38 mila prenotazioni di camere di albergo finora pervenute.
A quel punto è stata la volta di Urbano Cairo. Il patron di Rcs Mediagroup si è così espresso: “Mi fa piacere che da parte del governo italiano ci sia stata la sensibilità di capire quanto il Giro d’Italia possa fare per il nostro Paese, come possa attrarre turisti e non solo. Parliamo di una corsa a tappe seguita da milioni di persone sulle strade e vista in 200 paesi nel mondo. L’Italia ha, credo, il 70% del patrimonio artistico e culturale del mondo e il Giro può fare molto a livello turistico”. E ancora: “Dicono sia la corsa più dura del mondo nel paese più bello del mondo, di certo è uno strumento straordinario e mi fa un immenso piacere che il governo abbia avuto la sensibilità di coglierlo”.
Tanta attesa, dunque, per quella che, almeno alla vigilia, sembra essere un’edizione scoppiettante e incerta e che preannuncia un’accesa sfida tra i due principali protagonisti: il belga Remco Evenepoel e lo sloveno Primoz Roglic. Occhi puntati anche sul nostro azzurro Damiano Caruso.