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Negli States finisce come a Wimbledon: Berrettini sconfitto da Djokovic ai quarti di finale degli Us Open

Il serbo numero 1 al mondo si conferma bestia nera anche del romano, battuto come al Roland Garros e in Inghilterra, ed è ora a due vittorie dal vincere tutti e 4 i tornei più importanti in stagione.

Negli States finisce come a Wimbledon: Berrettini sconfitto da Djokovic ai quarti di finale degli Us Open
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9 Settembre 2021 - 18.12


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Stessi attori, stesso copione ma ambientazione differente: come a Parigi e Wimbledon Matteo Berrettini si deve arrendere a Novak Djokovic dopo aver cercato invano di spaventarlo con un match durato tre ore e mezza in cui il romano ha lottato come fatto al Roland Garros, in cui a Giugno fu sconfitto sempre ai quarti per 3-6, 2-6, 7(7)-6(5), 5-7, e nella finale di Luglio sul prato verde inglese, persa per 7(7)-6(4), 4-6, 4-6, 3-6.
Berrettini all’inizio, come due mesi fa, riesce con i denti a strappare il primo set con un lotta colpo su colpo durata un’ora e 17 minuti che ha visto l’italiano vincere per 7-5, poi il serbo sale in cattedra salendo di livello basandosi sui colpi da lui prediletti, come la risposta alla battuta: nonostante i 17 ace, Matteo finisce con il 60% di punti conquistati alla prima battuta, con il serbo tifoso milanista che non ha permesso al tennista nostrano di trovare ritmo e fiducia al servizio.
Il fuoriclasse di Belgrado quindi nel secondo e terzo set s’impone con due secchi 6-2 6-2 per poi, infervorato dal tifo contro di lui come successo nella finale dell’11 Luglio scorso, concludere il quarto set per 6-3 conquistando la 26esima vittoria Slam di fila: in semifinale il serbo se la vedrà con il tedesco Zverev, classe ’97 e vincente ai quarti contro il sudafricano Harris 7(8)-6(6), 6-3, 6-4, capace di vincere contro il numero 1 al mondo alle Olimpiadi.
La stella classe 1987 gioca con l’Olimpo del tennis e dello sport dato che insegue il sogno Grande Slam ovvero la vittoria di tutti e 4 i maggiori tornei stagionali: Australian Open, vinto da Nole per 9 volte con l’ultima di Febbraio, Roland Garros, torneo su terra battuta vinto per la seconda volta quest’anno dal serbo, il torneo sull’erba di Wimbledon, vinto 6 volte, e ora l’Us Open, che il campione serbo ha già vinto per 3 volte e in cemento come il torneo australiano.
Qualora il serbo, che nella classifica maschile per vittorie di tornei in singolo è a pari merito con Federer e Nadal a 20, riuscisse a raggiungere e vincere la finale del torneo americano, sarebbe il terzo uomo a fare il quadruplete, il secondo nell’Era Open dopo Rod Laver, il quale lo ha vinto anche da dilettante nel 1962, sette anni prima della vittoria Open, mentre nel femminile l’ultima a riuscirci è stata Steffi Graff nel 1988.
Nel post partita Matteo Berrettini, che da lunedi sarà il numero 7 al mondo, coronazione di un lungo percorso di crescita continua con la terza presenza consecutiva tra i migliori otto in uno Slam (e terza sconfitta con Nole, ça va sans dire), ha affermato di aver “provato a puntare sul servizio ma ho trovato il più grande ribattitore della storia; il mio prossimo step è provare a mantenere la stessa forza mentale per quattro o cinque set”.
Mentre sull’avversario Berrettini, che prossimamente sarà impegnato all’Indian Wells e al Masters di Bercy, appuntamenti propedeutici per arrivare ancora carico all’appuntamento delle Atp Finals di Torino, ha poco da dire:”se siamo otto miliardi e nessuno riesce a batterlo, un motivo ci sarà”.
Infine Djokovic ha parlato della propria partita:”Matteo è uno splendino giocatore ma a me piace uscire alla distanza, amo i cinque set e sento di giocare meglio nelle ultime partite, difatti i tre set che ho vinto sono stati i migliori che ho giocato nel torneo”.

 

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